Gasperini non ci sta: «I rigori? Solo da noi si interpreta in quel modo il regolamento»

Gasperini non ci sta: «I rigori? Solo da noi si interpreta in quel modo il regolamento»
Gasperini non ci sta, i due rigori concessi alla Juventus non sono andati giù. «Si dice che ci fossero per un regolamento chiaro. Io dico che solo da noi si...

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Gasperini non ci sta, i due rigori concessi alla Juventus non sono andati giù. «Si dice che ci fossero per un regolamento chiaro. Io dico che solo da noi si interpreta in questo modo quel regolamento, nel resto del mondo non succede. Mi dispiace, è successo a noi». 

Resta la grande prestazione allo Stadium: «Avevo chiesto ai ragazzi di giocarla alla grande e lo hanno fatto. Il secondo posto? Il nostro obiettivo è la Champions, poi la posizione di prestigio lascia il tempo che trova». Sull'idea che l'Atalanta possa diventare squadra da scudetto, Gasperini ammette: «Siamo cresciuti nel corso della stagione, ci siamo abituati a giocare molto più spesso. La differenza la stanno facendo  gli scontri diretti, ma  noi non stiamo giocando per lo scudetto, anche se gli episodi vanno sempre da una parte, che ci hanno tolto qualche punto».

Lottare per vincere lo scudetto? Gasp, frena: «Non siamo in grado di partire per vincere lo scudetto, sia per forza economica che altro. Se poi, strada facendo, riusciamo a reggere il ritmo delle migliori ben venga. Lo scudetto, anche a -6, non sarebbe sfuggito alla Juve». Sull'episodio accaduto nel pomeriggio, all'arrivo dell'Atalanta a Torino, Gasperini replica: «Noi non siamo coinvolti, la mia storia dice altro. Abbiamo già invitato la persona a Zingonia, quando saprete chi è lo vedrete».

All'Atalmnta rende omaggio Sarri: «Abbiamo affrontato una delle squadre più in forma in questo momento in Europa. Squadra aggressiva, organizzatissima. Per gran parte della partita abbiamo fatto l'errore di volere palla addosso e perdevamo palle pericolossisme. I due gol li abbiamo presi così. Primo tempo più freschi e brillanti di noi, nel secondo tempo abbiamo fatto una partita diversa e ci siamo merititai di vincerla. Con una squadra così anche un punto è importante». Sullo scudetto, Sarri, va cauto: «Tranquilli? C'è un proverbio fiorentino che la dice lunga su questo. Avevamo sette punti di vantaggio, ora sono otto, ma ancora non abbiamo vinto».


Sui singoli, Sarri dice: «Per gli attaccanti era una partita difficile. Più per Dybala che per Ronaldo. Pjanic? Aveva un affaticamento all'adduttore e non potevamo rischiare un infortunio muscolare che avremmo pagato a lungo». Sul perché la Juve sia andata meglio, Sarri spiega: «Abbiamo messo maggiore intensità e difeso più alti, andando a recuperare più palloni».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero