Roma: Garcia fa da scudo al gruppo, Mosca ormai è alle spalle

Roma: Garcia fa da scudo al gruppo, Mosca ormai è alle spalle
Il gruppo c'è e non si sta disintegrando: Garcia e i dirigenti giallorossi non hanno alcun dubbio. La difesa, in pubblico, di Sabatini è la conferma che la società non è...

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Il gruppo c'è e non si sta disintegrando: Garcia e i dirigenti giallorossi non hanno alcun dubbio. La difesa, in pubblico, di Sabatini è la conferma che la società non è preoccupata da quanto accaduto in Russia. L'allenatore e il ds non hanno dato troppo peso alle prese di posizione, abbastanza scomode, di alcuni protagonisti dopo il pari con il Cska. La precisazione fatta mercoledì da De Sanctis è però piaciuta più del suo sfogo di martedì sera. E il chiarimento di ieri mattina davanti ai compagni, con il portiere che si è scusato per quei concetti che molti (non solo i giocatori) avevano considerato inopportuni, è servito per archiviare il caso e guardare solo al campionato. Perché, da qui al 10 dicembre quando il City si presenterà nella capitale, conta solo il duello con la Juve che ha sempre 3 punti di vantaggio. La Roma avrà 2 gare interne di fila (3 contando quella di Champions), domenica contro l'Inter e sabato 6 dicembre contro il Sassuolo, da sfruttare anche in considerazione del calendario dei campioni d'Italia impegnati nel derby e a seguire contro la Fiorentina al Franchi.




CONTRO TUTTI

Garcia, in stile Mourinho, ha invece usato la goliardica nottata a Mosca per ricompattare il gruppo in vista del periodo chiave di fine anno. Caricando, però, i giocatori. Ai quali, dopo aver ricordato gli errori commessi nella ripresa alla Khimki Arena, ha sottolineato come i media, in questo caso italiani che hanno ripreso lo scoop del portale russo, abbiano dedicato spazio esagerato alla serata passata tra la Piazza Rossa e l'Egoist Gold. «Sapete come la penso sull'intromissione nella vita privata. E comunque se dovrò dire qualcosa, lo farò a quattr'occhi con qualcuno. Ma so pure che non aspettavano altro per attaccarci: si è visto da come hanno trattato questa storia. Meglio, quindi, non concedere alla stampa altre possibilità: state più attenti...» la sintesi del discorso del francese ai giocatori.



COLLOQUI MIRATI

De Rossi, tra i più preoccupati e infastiditi (Super.ru ha riportato qualche sua dichiarazione, rilasciata a quanto pare, davanti al night club), si è fermato con Garcia per qualche minuto proprio per spiegare come la presenza di alcuni calciatori nello strip club di Mosca possa comunque creare problemi con l'ambiente. L'allenatore ha avuto modo di conoscere il parere pure di altri sulla vicenda, ma soprattutto voluto chiudere lì la questione.



PRIMA VOLTA

Anche perché a Garcia interessa solo quello che succede in campo. Dove ha incassato la notizia del ritorno in gruppo di Maicon che, per precauzione, ha rinunciato alla partitella finale. Ora sarà valutato giorno per giorno. L'intenzione del tecnico è di averlo a disposizione contro l'Inter e, se possibile, al top il 10 dicembre nello scontro diretto con il City. Il brasiliano ha dunque la possibilità di affrontare da avversario la sua ex squadra. Da quando ha lasciato il club nerazzurro non è mai successo: nel campionato scorso ha saltato, sempre per infortunio, sia la gara d'andata che quella di ritorno (curiosità: si fece male sempre contro la Sampdoria, sia a Marassi che all'Olimpico), mentre l'estate scorsa saltò la sfida della Guinness Cup perché ancora in ferie dopo i mondiali. Il terzino non gioca dal 18 ottobre, partita casalinga contro il Chievo. In questa stagione sono più i match saltati: solo 8 presenze (6 in campionato e 2 in Champions) su 17 incontri.



TORO SEDUTO


Gli esami strumentali, invece, hanno confermato l'entità dell'infortunio di Torosidis: lesione muscolare di primo grado al gemello destro. Dovrà star fermo per quasi tre settimane e quindi rischia di aver concluso in anticipo il 2014. In questo senso il recupero di Maicon è fondamentale. Se il brasiliano non partirà dall'inizio contro l'Inter, a destra giocherà ancora Florenzi (ieri ha lavorato a parte: trauma contusivo). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero