Raggiunta la salvezza in Eccellenza dopo lo spareggio contro il Città di Minturnomarina, in casa Gaeta si guarda al futuro. Futuro ancora incerto soprattutto per la guida...
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«Su richiesta del mio presidente - osserva Melchionna - tornerò a Gaeta per valutare la continuità del rapporto, ma, a dir la verità, già subito la vittoria del playout avevo espresso alcune riserve sulla mia permanenza al timone del Gaeta. Riserve che non riguardano l’ambito sportivo e tecnico, ma la possibilità o meno di avere a disposizione lo stadio, che reputo fondamentale e oltretutto indispensabile per svolgere dal 1° agosto la preparazione estiva».
L’aspetto prioritario è che il neo manto in sintetico è stato già omologato, anche se ci sono da completare alcuni lavori. «Belalba e la sua famiglia stanno continuamente sollecitando il sindaco e l’assessore allo sport, anzi credo stiano facendo più del dovuto, per amore dei colori biancorossi. Per quanto mi riguarda sto prendendo in considerazione anche altre proposte, qualcuna di club di categoria superiore, ma l’affetto e il legame con la città, con l’ambiente, la dirigenza e lo staff restano intatti. Avendo uno stadio a disposizione, il ritorno della tifoseria e la costruzione di una squadra competitiva che sappia regalare soddisfazioni, potrebbero essere tutte un vantaggio. L’idea senz’altro mi affascina, vediamo quale sarà la proposta della dirigenza. Ma ribadisco con fermezza, qualora vengano meno l’utilizzo del Riciniello e l’apertura al pubblico, dovrò dire no. Per la Polisportiva, specie quest’anno, ho lottato, ho sofferto, ho anche pianto prima di centrare il risultato, quindi mi auguro di cuore di restare», conclude Felice Melchionna.
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Il Messaggero