Fuorigioco "semiautomatico", Collina dà il via alla sperimentazione: ecco come funziona

Da domani in Coppa Araba partirà la sperimentazione del "fuorigioco semiautomatico". Il via in Qatar, ovvero dove a novembre 2022 si giocherà il...

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Da domani in Coppa Araba partirà la sperimentazione del "fuorigioco semiautomatico". Il via in Qatar, ovvero dove a novembre 2022 si giocherà il prossimo Mondiale. Ad annunciarlo è stato lo stesso Pierluigi Collina, responsabile degli arbitri della Fifa, intervento a Fifa Tv: «Sappiamo che a volte il controllo su un fuorigioco, soprattutto se è minimo, dura troppo tempo e che il posizionamento delle linee può non essere preciso al 100%, per questo la Fifa sta studiando una tecnologia che permetta un responso più rapido e accurato».

Al suofianco, il direttore dello sviluppo tecnologico della Fifa, Johannes Holzmuller, che ha fornito approfondimenti al funzionamento della tecnologia. «Installeremo dalle 10 alle 12 telecamere in ogni stadio che seguiranno i calciatori rilevando 29 punti del corpo 50 volte al secondo. I dati del tracciamento verranno inviati alla sala Var. La linea del fuorigioco e il punto di contatto del pallone saranno forniti in tempo quasi reale all'operatore del replay, che potrà quindi l'opportunità di mostrarli immediatamente al Var, che a sua volta dopo averli validati comunicherà il responso all'arbitro in campo. Alla Coppa araba 2021 ci sarà un assistente Var dedicato esclusivamente al fuorigioco». 

 

Se i test nella coppa Araba saranno soddisfacenti, Collina ha intezione di portare l'innovazione già al prossimo Mondiale. «La decisione sul fuorigioco viene presa dopo aver analizzato non solo la posizione dei calciatori ma anche il loro coinvolgimento nel gioco. La tecnologia - oggi o domani - può tracciare una linea ma la valutazione di un'interferenza con il gioco o con un avversario resta nelle mani dell'arbitro, a cui spetta la decisione finale». L'innovazione non frena, tuttavia, la ricerca da parte dell'Ifab di un cambiamento della regola del fuorigio, rimettendo in essere la cosiddetta "luce" tra i corpi e di considerare il posizionamento solo delle gambe

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Il Messaggero