Dan Friedkin è il nuovo proprietario della Roma, con la cessione della società al gruppo del magnate texano sale a 3 il numero di proprietari stranieri del club, per...
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Roma, Friedkin: «Non vediamo l'ora di iniziare, città e club sono iconici». Pallotta: «Sarà un grande proprietario». La Borsa vola
Nella stagione 1944-45 fu la volta dell'onorevole Pietro Baldassarre all'interno dell'Associazione Sportiva Roma sin dalla fondazione, chiamato a ricoprire l'incarico di Commissario straordinario e poi di presidente dall'Assemblea dei soci, rimase in carica per cinque stagioni. Si arriva al dopoguerra, nel 1949 è il banchiere e uomo politico Pier Carlo Restagno, a diventare presidente dell'A.S.Roma. Per la conduzione tecnica Restagno si affida inizialmente a Fulvio Bernardini e l'anno seguente a cambia tre tecnici (Balonceri, Serantoni e Masetti) ma invano, la Roma retrocede nel campionato cadetto per la prima ed unica volta nella sua storia. Nell'aprile del 1951, in piena situazione di crisi, Restagno rassegna le dimissioni da presidente del settore calcio e Renato Sacerdoti, suo vice, assume l'incarico di commissario straordinario per una stagione. Il 26 giugno del 1952, pochi giorni dopo la promozione in Serie A dei giallorossi, diventa nuovo presidente Romolo Vaselli per soli 4 mesi, al suo posto Renato Sacerdoti, il 'Banchiere di Testacciò che guida nuovamente la società per 5 anni fino al marzo del 1958.
Tra il 1958 ed il 1970 sono 6 i presidenti che si susseguono a capo del club capitolino, Anacleto Gianni è presidente per 4 anni e conquista nel 1961 la Coppa delle Fiere. Alle sue dimissioni l'anno seguente subentra Augusto D'Arcangeli Commissario Straordinario per un anno, fino al 1962 quando gli succede Francesco Marini Dettina. Nell'estate del 1965 il nuovo presidente è l'onorevole Franco Evangelisti che ingaggia il tecnico Oronzo Pugliese e provò a risanare le casse societarie trasformando la Roma in società per azioni. Sostituisce Evangelisti nel giugno del 1968 l'avvocato Francesco Ranucci che rimane in carica solamente fino a fine anno. Porta a Roma per la prima volta, con un contratto faraonico, l'allenatore spagnolo Helenio Herrera. Nel dicembre del 1968 è la volta di Alvaro Marchini che resterà in sella fino al 1971. Tra il 1971 ed il 1979 è la volta di Gateano Anzalone, i traguardi raggiunti sotto la sua presidenza sono il trofeo Anglo-Italiano nel '72 ed il terzo posto, con Nils Liedholm in panchina, del 1975.
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Nella stagione 1979-1980 inizia l'era Dino Viola. L'ingegnere porta la Roma al secondo storico scudetto nella stagione 1982-83 e alla finale di Coppa dei Campioni persa col Liverpool. Alla sua morte nel 1991 la società passa per alcuni mesi alla moglie, Flora Viola, per poi esser ceduta all'imprenditore Giuseppe Ciarrapico. Presidente per due stagioni, nell'estate del 1993 dovette cedere la società a Franco Sensi e Giuseppe Mezzaroma, pochi mesi di presidenza condivisa e ad inizio stagione 1993/94 la Roma ha già un unico proprietario: Franco Sensi con cui il club conoscerà uno dei periodi più vincenti della sua storia. L'era Sensi, dal 1993 al 2008 con Franco Sensi e dopo con la figlia Rosella fino al 2011, porterà nel 2000 all'ingresso dell'A.S.Roma in Borsa e sempre a cavallo del nuovo secolo, con l'ingaggio del tecnico Fabio Capello e di giocatori di prima categoria come Montella, Batistuta, Samuel, Emerson, Nakata, riesce a regalare alla Roma lo scudetto, il terzo della storia giallorossa. Rimasto in carica fino al giorno della sua morte, la sua presidenza è la più duratura nella storia della squadra romana.
Rosella Sensi, amministratore delegato della Roma dal 2005, diventa presidente nell'estate del 2008 dopo la morte del padre.
Il Messaggero