Friedkin tenta il delisting dalla borsa: ecco cosa cambierà nella gestione della Roma

La Romulus and Remus Investments, società controllante di AS Roma, pagherà a ciascun azionista che aderirà all'offerta un corrispettivo pari a 0,43 euro ad azione

Friedkin tenta il delisting dalla borsa: ecco cosa cambierà nella gestione della Roma
Dan Friedkin prova ancora il delisting dalla borsa. Un’operazione che potrebbe arrivare a costare fino a 35 milioni di euro. La Romulus and Remus Investments,...

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Dan Friedkin prova ancora il delisting dalla borsa. Un’operazione che potrebbe arrivare a costare fino a 35 milioni di euro. La Romulus and Remus Investments, società controllante di AS Roma, pagherà a ciascun azionista che aderirà all'offerta un corrispettivo pari a 0,43 euro ad azione. Chi accetterà, oltre ad avere un premio economico rilevante, potrà godere di esclusive esperienze legate al club che nessuna società calcistica in Europa ha mai messo in campo. Perché i giallorossi tengono così tanto al delisting?

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I vantaggi primari sono quelli operativi: sarà più semplice acquistare calciatori, rinnovargli il contratto e comunicare al pubblico l’operazione. Al giorno d’oggi è anacronistico che una squadra di calcio sia quotata in borsa, in Italia sono solamente cinque. Inoltre, saranno snellite decine di procedure, questo consentirà di “sburocratizzare” molte dinamiche che comportano l’impiego di personale, tempo e denaro. E a proposito di soldi, non sarà elevata la cifra che il club andrà a risparmiare, ma comunque sarà utilizzata per rendere la Roma più competitiva. Attualmente un’azienda quotata in borsa è costretta ad adempiere ad alcuni obblighi informativi verso il mercato e l’autorità di vigilanza (CONSOB), fattori che inevitabilmente distraggono dal core business della società. Con il delisting molte energie si potranno spendere per formare un club di successo. Ecco perché nella lettera agli azionisti inviata da Dan Friedkin, il presidente si focalizza su un futuro radioso per la Roma: «Abbiamo annunciato un’operazione finalizzata a rendere più efficiente la nostra struttura di business, che consentirà al club di portare avanti ulteriori investimenti volti a rafforzare la presenza della Roma tra i più importanti player del mondo del calcio a livello globale».

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Il Messaggero