Formula 1, la Mercedes scalda i motori, in pista a Silverstone con Bottas

Formula 1, la Mercedes scalda i motori, in pista a Silverstone con Bottas
La Formula 1 torna in pista e lo fa indossando la mascherina. Ad inaugurare la 'fase 2' del Circus della velocità, quella di convivenza con il coronavirus, è...

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La Formula 1 torna in pista e lo fa indossando la mascherina. Ad inaugurare la 'fase 2' del Circus della velocità, quella di convivenza con il coronavirus, è stata la Mercedes fornendo un'anteprima di quella che dovrebbe essere la normalità per il Mondiale che scatterà in Austria il 5 luglio e per il quale sono stati riprogrammati per ora 8 appuntamenti compreso il Gp d'Italia a Monza a inizio settembre. La scuderia tedesca è scesa in pista, sul tracciato di Silverstone con la W09, la monoposto campione del mondo 2018, per dei test privati che vedranno alla guida Valtteri Bottas e (nella giornata di domani) Lewis Hamilton. E dopo la Mercedes, per la seconda metà di giugno, è atteso il ritorno in pista anche della Ferrari a Fiorano in vista del via al Mondiale.


Obiettivo di questi test - oltre alla logica volontà di far riprendere confidenza con la pista ai due piloti della casa della stella, a secco come tutti di chilometri dai test di Barcellona - è quello di sperimentare il lavoro sulla vettura con le nuove procedure previste dalla F1 per combattere i rischi di diffusione del virus nel paddock. Meccanici e piloti sono obbligati ad indossare sempre le mascherine protettive all'interno dei box. Molto atteso il ritorno in pista di Hamilton che ha criticato la Formula 1 americana per non aver preso una posizione sull'uccisione di George Floyd da parte di un agente della polizia di Minneapolis. Dopo le parole pubblicate sui social network del pilota della Mercedes, altri suoi colleghi si sono mossi e la stessa Formula 1 ha mostrato la propria vicinanza a chi manifesta contro la discriminazione. Ad appoggiare il campione del mondo anche l'ex team principal della Mercedes Ross Brawn, oggi direttore dell'area sportiva della F1: «Lewis è un grande ambasciatore per lo sport e i suoi commenti sono molto validi - ha dichiarato il dirigente inglese - noi lo supportiamo completamente. Come F1 abbiamo riconosciuto già da qualche anno la forza della diversità e programmi a sostegno della diversità».
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Il Messaggero