'Speedy' Hamilton vince anche in Messico ma non basta il doppio successo in appena sette giorni (Austin e Mexico City) per garantirgli future speranze iridate....
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Il resto succede tutto negli ultimi giri col duello Verstappen-Vettel che tiene banco, con tanto di contatto tra i due e una manovra non proprio ortodossa dell'olandese che ostacola pesantemente il ferrarista a cui alla fine però la giuria riconosce il dovuto: penalità di 5" per Verstappen e promozione sul podio per il ferrarista (e Ricciardo 4/o). Un premio meritato per il tedesco di Maranello protagonista di una bella gara che ad un certo punto lo aveva anche portato in testa, approfittando del rientro al box per cambio gomme di chi gli stava davanti. Ma è stato solo un sussulto perchè poi Hamilton si è ripreso ciò che gli spettava, tornando in testa e controllando a piacere la gara davanti ad un tranquillo Rosberg e allo scatenato Verstappen che poi pagherà dazio. 'Letalè il taglio della chicane a tre giri dal termine, mentre Vettel lo tallonava da vicino: furioso il tedesco che via radio non le mandava a dire ma a cui è stato poi restituito il maltolto.
«Sono molto contento di questa vittoria - le parole del vincitore a fine gara - Il team ha fatto un lavoro fantastico e sono contento di questo mio primo successo qui». Più realista Rosberg che riconosce come «Lewis sia stato più veloce ma oggi è stata una buona giornata», anche perché sa che fra due settimane potrà giocarsi il primo match ball. Soddisfatto anche Vettel che sul podio ritrova il sorriso dopo l'arrabbiatura: «Ero molto arrabbiato e quando sono passato sotto al traguardo ero deluso ma poi mi hanno detto che Verstappen era stato penalizzato e che il podio era mio». «Se avessero deciso in maniera contraria avremmo protestato», fa sapere il team principal di Maranello, Maurizio Arrivabene, «oggi abbiamo sofferto, ma la Ferrari ha dimostrato che quando serve sa fare strategia. Sebastian ha guidato bene e ha meritato il terzo posto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero