Formula 1, la Cina cancella la gara: non rispettati gli standard Covid. Regole su quarantena e isolamento ancora ferree

La cancellazione legata ai rigidi standard di prevenzione del Covid

Formula 1, la Cina cancella la gara: non rispettati gli standard Covid
La Cina annulla il Gran Premio di Formula 1. Lo riporta la BBC Sport. La competizione prevista il prossimo anno ad aprile sarà cancellata a causa delle politiche Covid...

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La Cina annulla il Gran Premio di Formula 1. Lo riporta la BBC Sport. La competizione prevista il prossimo anno ad aprile sarà cancellata a causa delle politiche Covid zero impostate dalla Cina. Il Paese ha scelto una linea intransigente improntata ad azzerare i contagi Sars-Cov 2. Non ci sarebbero le condizioni per disputare la gara, secondo le autorità cinesi. Il punto cruciale - scrive la testata britannica - è che il personale della F1 non avrebbe avuto esenzioni dai requisiti di quarantena in caso di infezione da Covid-19.

Mentre la F1 ritiene di non poter chiedere alle squadre di recarsi nel Paese per la gara di Shanghai con il rischio che il personale possa essere trattenuto per giorni in caso di infezione da coronavirus. Cosa prevedono le ultime regole cinesi? La politica cinese dispone che chiunque venga trovato con il Covid-19 debba trascorrere cinque giorni in un centro di isolamento più tre giorni di isolamento a casa. Il presidente e amministratore delegato della F1 Stefano Domenicali non ha ancora annullato ufficialmente la gara, ma la decisione è considerata inevitabile. La F1 ha rifiutato di commentare la situazione. 

Ci sarà dunque un vuoto di quattro settimane: la tappa cinese prevista tra il Gran Premio d'Australia a Melbourne il 2 aprile e il Gran Premio d'Azerbaigian a Baku il 30 aprile, a questo punto è a rischio. 

 

 

La situazione dei contagi

I casi di Covid-19 in Cina sono aumentati quasi ogni giorno dalla fine di ottobre ed è stato registrato il primo decesso legato al coronavirus da mesi. Perciò le autorità hanno chiuso le aziende, ripreso le serrate in tutta la città e ripristinato i requisiti per i test frequenti. 

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Il Messaggero