Fonseca-Dzeko, una tregua per la Roma: Edin si allena ma contro la Juve va in panchina

Fonseca-Dzeko, una tregua per la Roma: Edin si allena ma contro la Juve va in panchina
Copione rispettato. Una volta fallito («Sul nascere», come ha rimarcato l’ad dell’Inter Marotta) il tentativo di scambio con Sanchez e concluso il mercato,...

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Copione rispettato. Una volta fallito («Sul nascere», come ha rimarcato l’ad dell’Inter Marotta) il tentativo di scambio con Sanchez e concluso il mercato, ieri Dzeko è tornato in gruppo. Edin si è allenato con i giocatori che non sono scesi in campo contro il Verona mentre i titolari svolgevano una seduta di scarico in palestra. Un primo passo verso la normalità a seguito di un lavoro ai fianchi delle rispettive diplomazie negli ultimi giorni. Pinto con Fonseca, l’agente Lucci con l’ex City per un finale abbastanza scontato. Benché da Trigoria siano trapelate versioni leggermente diverse tra chi ha giudicato il riavvicinamento nell’ottica dei «piccoli passi» e altri che lo hanno definito «un inizio di chiarimento», paradossalmente cambia poco. Il rapporto tra i due era, è e resterà incrinato. Al di là del ‘vero’ colloquio atteso in giornata. Fonseca e Dzeko dovranno dunque - come auspicato dallo striscione apparso davanti all’Olimpico lunedì sera e da El Shaarawy ieri: «Sono certo che tornerà fondamentale» - convivere sino al termine della stagione. Poi le strade presumibilmente si separeranno con un finale da scrivere. Perché al di là del terzo posto attuale, Paulo ha il contratto in scadenza a giugno e nonostante le smentite ieri dell’avvocato Branchini su Allegri a tuttomercatoweb.com - volte comunque più a negare un cambio in corsa («Max vive sereno senza appostarsi sul trespolo in attesa che qualcosa accada») - la certezza di una sua permanenza, ad oggi (3 febbraio) non c’è. Allegri o non Allegri. 


DOPO I FUOCHI, PINTO 

E, fatto più singolare, addirittura Champions o non Champions nonostante nel contratto ci sia una clausola che prevede il rinnovo automatico in caso di piazzamento dal quarto posto in su. Oggi Pinto in conferenza stampa (con il solito modus operandi, dovuto al protocollo Covid, delle domande inviate in anticipo via mail che azzera in partenza il contraddittorio), regalerà la posizione ufficiale della società sulla diatriba. Le parole del general manager arrivano però con colpevole ritardo. Perché questa è una vicenda, dove sono già usciti tutti sconfitti. La Roma che oltre a non comunicare nulla all’esterno (dando adito per una decina di giorni a qualsiasi illazione e ricostruzione) fino ad oggi, si è prima privata del centravanti per poi non riuscire a cederlo e ritrovarselo adesso in rosa. Ne esce male Edin che, cambiando agente, ha comunque fatto pressioni palesi per essere venduto, non riuscendovi. E anche Fonseca, ora è costretto a fare un passo indietro e riporre nel cassetto l’intransigenza (giustificata) mostrata nell’ultimo periodo sulla questione. Rimandata invece la questione della fascia di capitano anche se Fonseca è intenzionato a mantenerla sul braccio di Pellegrini. Con lo scenario che si è andato ormai delineando, è presumibile attendersi una convocazione di Dzeko per la gara di Torino. Siederà inizialmente in panchina, lasciando spazio a Mayoral, pronto a subentrare in corsa. Anche perché, ascoltando i report ufficiosi di Trigoria di questi giorni, la giustificazione è già pronta e confezionata: il calciatore sino a domenica era ancora infortunato Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero