Non c'è molta storia: Fabio Fognini supera con tranquillità il rivale azzurro Matteo Berrettini, accedendo così al secondo turno, dove...
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Sul quinto, però, Berrettini intuisce di dover rischiare qualcosa in più: sbaglia, spinge, accorcia, provoca e infinesi prende il parziale con il boato del pubblico. Poi il copione ricomincia: doppi falli, Fognini fa correre il giovane romano e si prende il 51. All'utlimo game, forse il più conteso, Berrettini tira fuori tutta la sua personalità, infilando un doppio ace e tenendo il numero italiano a lungo sulla parità prima di lasciargli il primo set. Il secondo set è molto più equilibrato fin dall'inzio. Berrettini dimostra di saper gestire meglio l'emozione, portando il match sul 43 per Fognini senza break. Il ligure s'innervosisce per una chiamata di Moscarella favorevole all'avversario, prendendosi anche qualche fischio di disappunto dagli spalti per le eccessive proteste. Nel finale Berrettini prova qualche attacco, ma ormai la partita pende dal lato dell'esperienza. Finisce 63, con un talento nuovo da scoprire e una sfida con Murray da preparare.
Alla fine del match, Fognini ha fatto il punto sul suo momento fisico e psicologico: «Il mio esordio è stato buono, sto giocando bene. Il momento personale è particolare, per questo non avrei avuto problemi a fermarmi per un paio di tornei. Ne ho discusso a lungo con Flavia (Pennetta, la sua compagna, ndr) e abbiamo deciso di proseguire. Sto bene, ma ho sempre il cellular il mano e sono pronto a partire», ha detto riferendosi allo stato interessante della compagna, che potrebbe partorire proprio in questi giorni. Infine, un invito al pubblico di Roma: «Confido nel sostegno dei tifosi contro Murray, perché posso metterlo in difficoltà». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero