La Roma, nel pomeriggio in cui festeggia il record assoluto di successi esterni consecutivi (12, mai accaduto in serie A: 5 in questo torneo e 7 l'anno scorso con Spalletti),...
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DISTRAZIONE DI GRUPPO
La Roma, per la prima volta in questo torneo, prende gol in trasferta. La velocità del tridente di Pioli, a destra Gil Dias, al centro Simeone e a sinistra Chiesa, manda in tilt la difesa giallorossa che comunque rimane la migliore del torneo (7 gol subiti in 11 gare). Errori di linea e dei singoli, nel primo tempo, risultano fatali. Sulla prima rete di Veretout sbagliano Kolarov, Florenzi e lo stesso Gerson. Sul colpo di testa di Simeone dormita di Kolarov e Fazio. Alisson ha salvato, deviando sul palo, su Chiesa e nella stessa azione chiuso su Veretout. Il 4-3-3 è sembrato meno compatto e il pressing si è visto solo a intermittenza. Quindi la responsabilità di quei gol va divisa pure con centrocampisti e attaccanti.
AGGRESSIVITA' RITROVATA
Nainggolan, già protagonista nella prima parte, ha spinto la Roma a prendersi il 5° successo di fila (4 in campionato più quello di martedì scorso contro il Chelsea). E, accanto a lui, ha ripreso quota Kolorov: suo il corner per il gol del definitivo vantaggio, firmato di spalla da Manolas. Meglio, nel secondo tempo, anche Fazio e Florenzi. Più del turnover iniziale, 4 cambi dopo la vittoria in Champions, è stato fondamentale quello in corsa. Per prendersi l'iniziativa e la metà campo avversaria, senza lasciare più spazio al contropiede viola. Ecco Perotti per El Shaarawy, Strootman per Pellegrini e Defrel per Gerson (risentimento muscolare alla coscia destra). La Roma ha creato occasioni, senza correre rischi. Defrel ha sprecato, Alisson ha fermato Simeone e Perotti, su apertura di Nainggolan, chiuso la partita. La sosta arriva al momento giusto. Per recuperare energie e giocatori. Partono 13 nazionali, ma qualche Interprete fondamentale, da Peres a Schick, può essere recuperato.
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Il Messaggero