«Giocare fino a 40 anni come Totti? Ho grande rispetto per lui, spero di riuscire anch'io a giocare fino a 40 anni. Il calcio è la mia vita, anche per questo ho...
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Poi sulle sue condizioni fisiche: «se sono pronto per sabato contro il Napoli del mio ex allenatore Ancelotti? Non lo sono ancora: in questi giorni ho fatto tanti allenamenti personalizzati, ma allenarsi con una squadra è tutta un'altra cosa. Adesso però sono libero di testa e voglio solo pensare a lavorare , non so quanto ci vorrà: magari 5 giorni, magari una o due settimane. Ma se il tecnico mi chiama io sono pronto, sono qui, anche per giocare 5-10 minuti». Infine una battuta alterando italiano e francese: «Beckenbauer mi definì un «biglietto della lotteria vinto? Aveva ragione - ha sorriso - lo ha capito subito: è grazie anche a lui se sono rimasto per tanti anni a Monaco, è davvero una grande persona. Spero di essere un biglietto vincente della lotteria anche per la Fiorentina, peraltro non sono stato pagato nulla...».
A fare gli onori di casa Joe Barone e il ds Pradè: «Tutto è iniziato il 20 giugno da una chiacchierata con Toni. ancora oggi - ha sottolineato il ds viola - sono sorpreso di avere qui Ribery, sarà un valore aggiunto non solo per la Fiorentina ma per tutto il calcio italiano». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero