Fiorentina e Cagliari non si fanno male: per Iachini un punto da salvezza

Fiorentina e Cagliari non si fanno male: per Iachini un punto da salvezza
Poco gioco e un punto per uno. Il Cagliari va a 40 e la Fiorentina con 35 si porta a più 8 sulla terzultima, il Genoa. Un pareggio che aiuta più Iachini nella...

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Poco gioco e un punto per uno. Il Cagliari va a 40 e la Fiorentina con 35 si porta a più 8 sulla terzultima, il Genoa. Un pareggio che aiuta più Iachini nella politica dei piccoli passi verso la salvezza, obiettivo stagionale. Ribery il migliore tra i viola, ma bravi anche i due portieri che sono risultati decisivi. Nella Fiorentina dopo lunghi mesi in infermeria ha esordito Kouame. 


SOLO RIBERY
Sarà il caldo, sarà il post-Covid, sarà la preparazione fisica precaria, ma il calcio a cui assistiamo in questo periodo è da dimenticare. Il primo tempo del Franchi ha vissuto ritmi da spiaggia con un Cagliari un po’ più ordinato e una Fiorentina più incline alle iniziative personali che ad una manovra organizzata. Tra i viola è stato il solito Ribery a vivacizzare le operazioni affiancato da due fantasmi, Chiesa e Vlahovic. Il francese era ovunque. In panchina titolari come Pulgar e Castrovilli nella logica del turn-over per sopravvivere ad un periodo di spese energetiche eccezionali. I viola hanno preso un palo con Duncan e sfiorato il vantaggio con un sinistro velenoso di Ribery, servito da Chiesa e respinto da Cragno. L’altra occasione dei viola è nata da un’imbucata del solito Ribery per Lirola, la conclusione ha trovato reattivo il portiere rossoblu, nato a Firenze.  

Il Cagliari, invece, ha cominciato bene la frazione con siluri di Naingollan e Rog uscito di poco e una rete annullata a Simeone per questione di centimetri. L’assistente Colarossi ha chiamato il fuorigioco del Cholito, ma Pairetto e Manganelli nella Var Room hanno impiegato più di un minuto per confermare la decisione dell’arbitro. Simeone è stato il migliore nel primo tempo del Cagliari perché ha lottato continuamente contro la difesa viola, andando a recuperare molti palloni. Anche Joao Pedro si è fatto vedere poco prima dell’intervallo, ma Dragowski si è disteso bene e ha intercettato il tiro velenoso. 

CAGLIARI PIU’ CONVINTO
Iachini ha lasciato negli spogliatoi il peggiore dei suoi, Chiesa, per inserire Ghezzal. I viola si sono affidati subito ai riflessi di Dragowski: il polacco ha chiuso letteralmente la porta a Nandez e poi si è ripetuto in sequenza sull’uruguagio e su Simeone. Una frustata per la Fiorentina sempre in confusione e con un Ribery nervoso, pronto ad arrabbiarsi con i compagni di fronte agli errori evidenti della squadra di Iachini. Le panchine hanno cominciato a mettere forze fresche: Dalbert e Pulgar tra i viola, Ragatzu e Ionita per il Cagliari. Iachini ha continuato giocandosi l’ultimo slot sui cambi alla mezz’ora. Mentre Zenga non ha usufruito di tutte le possibilità sui cambi. Trasformato l’attacco viola con l’esordio di Kuoame (arrivato infortunato dal Genoa a gennaio) e Cutrone, fuori Ribery, stanchissimo, e Vlahovic. Dopo 3 minuti Kouame di testa ha costretto Cragno ad un grandissimo intervento. Si è presentato così l’ex genoano.
L’idiosincrasia conclamata per il gol dei viola è cosa nota, questa si è rimanifestata in pieno recupero quando su un corner di Pulgar, Cutrone ha deviato di testa e sulla linea di porta del Cagliari Caceres si è fatto passare la palla tra le gambe… Non c’è altro da aggiungere.  
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Il Messaggero