Figc, Miccichè avverte : «La Lega di A non può avere un ruolo passivo»

Figc, Miccichè avverte : «La Lega di A non può avere un ruolo passivo»
«La Lega Serie A non può avere un ruolo passivo perché svolge ruolo di traino naturale verso il mondo del calcio»: così il presidente della Lega,...

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«La Lega Serie A non può avere un ruolo passivo perché svolge ruolo di traino naturale verso il mondo del calcio»: così il presidente della Lega, Gaetano Miccichè, circa la scelta dei candidati per la guida della Figc, spiegando che si farà «promotore di un incontro a breve con le altre componenti per poter definire programmi, progetti e le persone che possono meglio realizzarli. Marotta? Non mi appassiono all'esercizio di nomi. Marotta è un protagonista importante del calcio italiano come ce ne sono tanti».


«Prima di parlare di nomi, bisogna parlare di progetti e programmi», ha chiarito Miccichè, annunciando che l'assemblea della Lega Serie A «ha deciso all'unanimità di procedere» accogliendo la sua idea di incontrare le altre componenti federali «per poter definire i programmi, i progetti e le persone che possono meglio di altre realizzarli». E se nel frattempo le altre componenti dovessero indicare il proprio candidato alle elezioni per la presidenza della Figc? «La Lega non può avere un ruolo passivo, non perché sosteniamo economicamente tutto questo mondo distribuendo una parte significativa dei propri ricavi alle altre componenti, ma perché la Serie A ha la fortuna, insieme alla B, di avere i giocatori, le squadre, i presidenti e gli allenatori più importanti, e svolge un ruolo di traino naturale verso mondo del calcio. Nessun pregiudizio verso nessuno, vediamo quello che si può fare, guardiamo i programmi, le idee, i nomi e tentiamo di arrivare se possibile a una condivisione». Fra i nomi di possibili candidati c'è anche quello dell'ad della Juventus Beppe Marotta. «Non mi appassiono all'esercizio di un nome anziché di un altro - ha tagliato corto Miccichè -. Marotta è un protagonista importante del calcio italiano, come ce ne sono tanti. Guardiamo ai progetti: credo sia importante riuscire finalmente a dare la sensazione di un calcio unito, coeso».
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Il Messaggero