Capotondi, una donna al potere: «Sono nel calcio grazie a mio nonno»

Capotondi, una donna al potere: «Sono nel calcio grazie a mio nonno»
La Lega Pro ha scelto la continuità, ma anche la novità. Francesco Ghirelli è il nuovo presidente, Cristiana Capotondi, attrice romana, la sua vice....

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La Lega Pro ha scelto la continuità, ma anche la novità. Francesco Ghirelli è il nuovo presidente, Cristiana Capotondi, attrice romana, la sua vice. L’ex segretario della Lega ieri è stato eletto dall’assemblea riunitasi a Firenze: 48 voti a favore. Tradotto, oltre l’80%. Spazzate via quelle nuvole che si erano addensate sabato. Prosegue dunque la via tracciata da Gabriele Gravina, ora al vertice della Figc. Una riunione infuocata in cui gli interventi molto duri di alcune società hanno fatto capire quanto ci sia subito bisogno di mettersi al lavoro. Accanto a Ghirelli siederanno Cristiana Capotondi, che sarà il vicario e l’avvocato Jacopo Tognon: 39 voti per la prima, 37 per il secondo, 13 schede bianche e due annullate. A fatica sono stati definiti anche i membri del nuovo consiglio direttivo. L’attrice romana, 38enne, è il volto nuovo che calamita le attenzioni di tutti. Il primo vicepresidente donna della storia della Lega Pro e del calcio italiano. Una candidata che ha ricevuto molti consensi e convinto molto di più dell’idea Martina Colombari a capo del movimento femminile, lanciata dal commissario, Roberto Fabbricini. Sorridente, emozionata ma determinata più che mai, Cristiana Capotondi, ha subito fatto capire di avere le idee chiare: «D’altronde sono del segno della Vergine, una pignola. Entrerò in questo mondo in punta di piedi perché questa Lega per me rappresenta il mondo del calcio, quello giocato, quello dei Comuni, del campanilismo vero». Poi rivela: «A me la passione l’ha trasferita mio nonno che ha lavorato nella Roma come accompagnatore. Sognava un nipote calciatore, sono diventata attrice. So che mi ha perdonata e io voglio condividere la mia felicità con lui». Ha gli occhi che le brillano e smania già per iniziare. «La prima cosa che farò è andare ad incontrare tutti i presidenti delle 59 squadre, perché voglio conoscerle dal loro interno», spiega. Si occuperà poi molto del rapporto con il mondo della scuola e della nuova vita che i calciatori devono affrontare una volta appesi gli scarpini al chiodo. Non teme nulla, neanche il maschilismo che da sempre accompagna il calcio: «Posso garantirvi che raramente un uomo sa essere cinico come lo sa essere una donna, lo sapete vero?». L’inizio è sicuramente da attaccante vero.

INIZIO IN SALITA

Sorride anche Ghirelli che promette «Sarò un presidente che ascolterà molto. Dovremmo ricostruire la tela dei rapporti perché si sono lacerati anche i rapporti in questi mesi. Abbiamo rovinato il rapporto con i tifosi, con i bambini, e fra le leghe. Non parlerò molto ma lo farò con i fatti. Questa sarà una casa di vetro, non un palazzo di vetro».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero