Fifa, è ufficiale: dal 2026 Mondiali a 48 squadre. Infantino: «Solo vantaggi e stessa durata»

Fifa, è ufficiale: dal 2026 Mondiali a 48 squadre. Infantino: «Solo vantaggi e stessa durata»
Il Consiglio della Fifa riunito a Zurigo ha deciso che dal torneo del 2026 le squadre partecipanti alla fase finale del Mondiale saranno 48, invece delle 32 attuali. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il Consiglio della Fifa riunito a Zurigo ha deciso che dal torneo del 2026 le squadre partecipanti alla fase finale del Mondiale saranno 48, invece delle 32 attuali.


«Il passaggio del Mondiale a 48 squadre porta solo vantaggi, senza provocare alcun inconveniente». Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, non nasconde la soddisfazione per il via libera del Consiglio che ha approvato all'unanimità l'allargamento del numero di partecipanti al Mondiale da 32 a 48 dal 2026. Il n.1 della Fifa ha spiegato che «la durata della competizione non sarà aumentata ed, al massimo, una nazionale giocherà sette gare, proprio come oggi. Dall'altro canto sedici squadre supplementari avranno l'opportunità di partecipare al Mondiale, un evento magico. Nulla aiuta più lo sviluppo del calcio che la prospettiva di partecipare ad una Coppa del mondo». Infantino ha aggiunto che la competizione non verrà svilita dall'aumento della partecipanti: «Siamo entrati nel 21mo secolo. Il calcio non è più una questione che riguarda solo Europa e Sud-America. Il livello generale è molto cresciuto. Sono certo che la decisione odierna è molto positiva per il nostro mondo».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero