Joseph Blatter aggredisce l’Europa perché non si è prostrata ai suoi piedi e la stampa non perde l’occasione per aumentare il voltaggio della tensione. Ad accendere la...
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Joseph Blatter aggredisce l’Europa perché non si è prostrata ai suoi piedi e la stampa non perde l’occasione per aumentare il voltaggio della tensione. Ad accendere la critica sono stati soprattutto i giornali britannici, ancora (giustamente) infuriati per l’assegnazione del Mondiale del 2018 alla Russia e non alla certo più meritevole Inghilterra. Così, ecco affiorare sulle copertine inglesi parole ruvide come «corruzione», «scandalo», «vergogna». Appuntito il Daily Express, che ha scelto un titolo eloquente: «La grande fuga».
In Spagna e in Francia, invece, la notizia della quinta elezione in sequenza di Blatter è stata accolta con una certa misura. Titoli morbidi, poca sorpresa, rare polemiche. Ma, del resto, la Spagna e la Francia sono state fra le poche, pochissime nazioni europee ad appoggiare il 79enne Sepp, colonnello ormai in graduatoria per diventare dittatore.
Non va però dimenticato che quotidiani come il francese Libération e l’olandese AD Sportwereld hanno disegnato una prima pagina pressoché identica, paragonando Blatter addirittura al padrino del film di Francis Ford Coppola. Ad essere esatti, hanno proprio modificato la locandina del film, piazzando una foto di Sepp al posto dell’immagine di Marlon Brando. «Fifa nostra», anziché Cosa Nostra, ha strillato Libération, in riferimento al colonnello svizzero.
Se questa è la figura che dovrà guidare la Fifa fino al 2019... Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero