L'8 giugno diventa una data storica per la città di Benevento e per l'intero Sannio. Lo stadio Ciro Vigorito si è trasformato nelle Forche Caudine per il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ASSALTO INUTILE
Nella ripresa il Carpi pigia sull'acceleratore, ma è il Benevento a sfiorare il raddoppio, con una bordata mancina di Viola dalla distanza che si stampa in pieno sul palo. Scampato il pericolo, gli emiliani cingono d'assedio la metà campo dei sanniti, senza però costruire nitide palle-gol, eccezion fatta per un diagonale di Lollo che, al 59', scheggia la base del palo. Dopo quattro minuti di recupero può esplodere la festa: al suo primo anno tra i cadetti il Benevento vola in A attraverso i Play-off. E le strade della città si tingono di giallorosso: caroselli impazziti e migliaia di beneventani in piazza a festeggiare una promozione storica che nessuno, fino al fischio finale, ha mai osato pronunciare per scaramanzia.
LE REAZIONI
«È una gioia incredibile, ma ce lo siamo meritati. È una promozione che abbiamo voluto e cercato, la squadra sta bene con la testa e anche fisicamente. Questa è una squadra che, al di là dei meriti, ha avuto una netta supremazia in tutta la stagione. In questo momento i miei meriti non contano, dedico la promozione a mia moglie Patrizia e ai mieì ragazzi, al presidente e a questo meraviglioso pubblico» il commento a caldo del tecnico Baroni .Raggiante il presidente Vigorito: «La promozione era una promessa, lo avevo detto che ci avremmo provato sempre. Siamo stati bravi a scegliere l'allenatore, siamo stati bravi a non esaltarci quando giocavamo il miglior calcio della B e anche a non deprimerci. Andiamo in A per restarci, non certo per tornare indietro. Non abbiamo gente come Higuain o Dybala, ma giocatori con un cuore grande. I napoletani hanno un'abitudine che, quando vanno in Paradiso, poi tornano a Napoli. Noi non siamo napoletani e non possiamo tornare indietro, nel Sannio. Per questo vogliamo andare in A per restarci». «E' un risultato insperato nella sua straordinarietà: siamo in Serie A. Per me e per tutti i miei concittadini è un sogno che finalmente si avvera». Così il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, commenta la promozione in serie A, prima della storia calcistica della città. «Questa promozione - aggiunge Mastella - rappresenta un ulteriore e importante momento di crescita per la città. È il riscatto della nostra terra, una rivincita per Benevento e per la società che, dopo 87 anni, sarà finalmente proiettata nella massima serie calcistica nazionale. Si accendono ora i riflettori sul Sannio che, conseguentemente, potrà dunque beneficiare anche di una maggiore visibilità mediatica: è questa un'importante occasione per far conoscere i nostri tesori nascosti, le nostre eccellenze e il nostro straordinario patrimonio storico, artistico e monumentale, incrementando il turismo e concorrendo alla crescita del Pil».
Il Messaggero