Ferrari, Vettel: «Una partenza difficile, a Baku per invertire la rotta»

Sebastian Vettel
Oltre il circuito poco congeniale, oltre l'avvio di stagione da dimenticare. Va e deve andare oltre tutto Sebastian Vettel. La Ferrari a Baku non può più...

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Oltre il circuito poco congeniale, oltre l'avvio di stagione da dimenticare. Va e deve andare oltre tutto Sebastian Vettel. La Ferrari a Baku non può più sbagliare e il pilota tedesco lo sa bene. «I nostri avversari sono di livello altissimo, noi non abbiamo dato il meglio nelle prime tre gare, mentre la Mercedes forse ha capitalizzato di più del proprio potenziale e questo è un altro punto di forza. Sta a noi e agli altri capovolgere la situazione e noi cercheremo di farlo a nostro favore». «È vero che Baku è una pista diversa dalle altre, però se migliori la macchina questo in genere ti aiuta ovunque – ha aggiunto il pilota tedesco nella conferenza di rito che apre il fine settimana che porta al Gp - Ci eravamo posti come obiettivo di portare pezzi nuovi e lo scopo è rendere la macchina più veloce e lineare in qualsiasi circuito. Speriamo di poter trovare in pista gli stessi risultati ottenuti in galleria del vento e che in numeri coincidano. E poi capiremo quanto riusciremo a progredire». Il ferrarista ha risposto poi sulla possibilità di vincere il Mondiale: «Se vinci ogni gara vinci il campionato, quello è il modo più semplice per raggiungere l'obiettivo – ha detto - Chiaramente nelle prime tre gare non l'abbiamo raggiunto, ma speriamo di rimediare nelle altre 18. Questo renderebbe la nostra vita e i calcoli molto più semplici. Vedremo».




L'OTTIMISMO DI GIOVINAZZI

«A Melbourne eravamo veloci e ho avuto un problema in gara con l'incidente in curva 1, in Bahrain ero vicino a Raikkonen e in Cina non è stato facile. Ma sono certo che i risultati arriveranno», Antonio Giovinazzi guarda alle prossime gare per rilanciarsi dopo un avvio di stagione un po' complicato. Il pilota italiano dell'Alfa Romeo Racing ha parlato anche di cosa significhi dividere il paddock con un veterano come Kimi Raikkonen. «L'adattarsi al suo stile di guida non ha rappresentato un ostacolo - ha precisato Giovinazzi - ha uno stile diverso ma abbiamo lavorato allo stesso modo, sui dati e arriveremo ai risultati». Intanto a Baku partirà ancora con un handicap perché il nuovo cambio della centralina gli costerà una penalità in griglia di 10 posizioni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero