Ferrari, il futuro è già qui: in Messico nuove soluzioni ma il podio è un sogno

Ferrari, il futuro è già qui: in Messico nuove soluzioni ma il podio è un sogno
Nico Rosberg potrebbe fare festa già domenica. Primo match ball per il tedesco, ma sarà difficile: per aggiudicarsi con 3 gare d'anticipo il Mondiale non solo...

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Nico Rosberg potrebbe fare festa già domenica. Primo match ball per il tedesco, ma sarà difficile: per aggiudicarsi con 3 gare d'anticipo il Mondiale non solo dovrà vincere il GP del Messico, come aveva fatto lo scorso anno, ma anche sperare che Lewis Hamilton non faccia neppure 1 punto. Una bella sfida comunque e non sarà la sola. Le ultime corse della stagione da sempre servono a raggiungere obiettivi per tutte le squadre e per provare sviluppi tecnici e aerodinamici per quella successiva. Per non parlare dei piloti. Chi non ha già un sedile assicurato per il 2017 darà il massimo per mettersi in evidenza e puntare a un ingaggio. Anche la Ferrari ha il suo da fare. Viene da un lungo periodo di delusioni e avrebbe bisogno di un risultato molto positivo per raddrizzare, almeno in parte, un bilancio negativo. A pochi giorni dalla gara di Austin non c'è stato il tempo per preparare soluzioni innovative o comunque abbastanza differenti. C'è da dire, tuttavia che il ritrovato e rinnovato circuito Hermanos Rodriguez ha caratteristiche che richiedono modifiche importanti. Si trova a 2240 metri d'altezza, quindi con aria rarefatta. E, malgrado presenti due bei rettilineo (dove si potrebbero raggiungere i 370 km orari), è necessario avere un carico aerodinamico molto simile a quello utilizzato nella pista cittadina di Montecarlo. Sulla carta non è molto favorevole alla Ferrari che sul piano del carico è spesso risultata carente. Ma sappiamo che in F1 conta tutto: la temperatura, il tipo d'asfalto, il disegno del circuito, il raggio delle curve. Vettel e Raikkonen hanno scelto le gomme più morbide, a differenza di Mercedes e Red Bull che hanno voluto un mix diverso.


ULTIMI FUOCHI

Sembra che il nuovo dt Mattia Binotto abbia fatto accelerare la realizzazione di nuovi pezzi per l'anno prossimo e che qualcosa venga provato in Messico. Nello stesso tempo, però, la Ferrari vorrebbe chiudere meglio il campionato. Una vittoria sembra fuori della portata, ma un podio sarebbe già benvenuto dopo tanta astinenza. Purtroppo, come si è detto, la configurazione del tracciato sembra avvantaggiare la Red Bull nella sfida alla Mercedes. Ci vorrebbe un mezzo miracolo. Anche per porre fine al periodo che fra strategie non sempre azzeccate, qualche guaio di troppo (vedi il dato spanato ad Austin sulla vettura di Raikkonen) e un po' di sfortuna. La fortuna però bisogna cercarsela e per adesso la Ferrari può vantare soltanto delle intenzioni e non delle certezze.
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Il Messaggero