Un inizio di stagione disastroso. Soltanto il secondo posto ottenuto da Leclerc in nel GP d’Austria, un po’ per talento, ma anche per circostanze fortunate, ha salvato...
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VERSO SILVERSTONE
Ma, cosa si potrà fare adesso per tentare almeno di salvare il salvabile? Non molto. Al massimo qualche cambiamento di ruolo. Il campionato incombe. Fra una decina di giorni i team torneranno in pista a Silverstone per due corse consecutive. Si gareggerà in un circuito da alta velocità, dove potenza e aerodinamica sono decisive. Non è necessario fare le Cassandre per prevedere un’altra batosta. Anche se in F1 in teoria può succedere tutto o il contrario di tutto. Quando le regole sportive e tecniche impongono tante, troppe, limitazioni, è ancora più difficile modificare e migliorare le monoposto. Qualche sviluppo aerodinamico, forse un musetto un po’ più stretto, una sospensione ritoccata, sono queste le soluzioni più gettonate.
La sfida non è soltanto quella della pista. Toto Wolff è una delle persone più astute che circolano nel paddock. Oltre ad aver ottenuto dalla Fia una direttiva per tarpare le ali alla power unit Ferrari, ha anche rinforzato i team satelliti, Racing Point e persino Williams, in maniera di mettere un bel numero di “ostacoli” davanti alla Ferrari. Questo è un mondo nel quale bisogna essere furbi. Attenti a Honda e Renault: stanno rompendo troppi motori. Le norme dicono che se c’è un problema d’affidabilità si può intervenire sulla power unit. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero