Federer abbatte Gasquet, la Svizzera conquista la sua prima Coppa Davis

Federer abbatte Gasquet, la Svizzera conquista la sua prima Coppa Davis
La Svizzera ha vinto la sua prima Coppa Davis grazie al punto del 3-1 decisivo conquistato da Roger Federer, che ha battuto per 6-4 6-2 6-2 Richard Gasquet, nella finale contro...

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La Svizzera ha vinto la sua prima Coppa Davis grazie al punto del 3-1 decisivo conquistato da Roger Federer, che ha battuto per 6-4 6-2 6-2 Richard Gasquet, nella finale contro la Francia a Lilla.






Federer si è imposto in un'ora e 52', senza particolari difficoltà, su Gasquet, mandato in campo dal capitano francese Arnaud Clement al posto del numero 1 dei Bleus Jo-Wilfried Tsonga, in non buone condizioni fisiche. Venerdì, nella prima giornata della finale - disputata nello stadio di calcio Pierre Mauroy, trasformato per l'occasione in campo da tennis indoor in terra rossa, con una capienza di oltre 27 mila

spettatori - Stanislaw Wawrinka aveva battuto per 6-1 3-6 6-3 6-2 Tsonga, mentre Federer aveva ceduto per 6-1 6-4 6-3 a Gael Monfils. Ieri, nel doppio, Federer e Wawrinka avevano superato per 6-3 7-5 6-4 la coppia formata da Gasquet e da Julien Benneteau.



Quello di Lille è stato il tredicesimo confronto tra i due Paesi, il primo in una finale ma anche il primo da dieci anni a questa parte (nei quarti del 2004 al Centre Intercommunal de Glace de Mallery a Prilly, in Svizzera, con i “bleu” vincitori per 3-2). La Francia era sì vantaggio per 10-2 ma le due vittorie rossocrociate erano state ottenute entrambe in trasferta: a Nimes nel 1992 (terra indoor), con Lasek e Rosset vincitori nei quarti per 3-2, ed a Tolosa 2003 (veloce inddor), con Federer e Rosset vincitori sempre nei quarti per 3-2. A Lille Federer e Wawrinka non si sono smentiti, del resto non c’è due senza tre ….



Per il team rossocrociato primo, storico trionfo. Per la Svizzera si trattava solo della seconda finale della storia dopo quella raggiunta nel 1992 quando Marc Rosset e Jakob Lasek furono battuti per 3-1 a Fort Worth, in Texas, dal dream team a stelle e strisce (Andre Agassi, Pete Sampras, Jim Courier e John McEnroe). Alla vigilia si pensava che questa avrebbe potito essere la volta buona: non è certo roba da tutti i giorni per la Svizzera poter schierare ben due top-five. Un’occasione ghiottissima che King Roger non si è lasciato sfuggire. Aveva perfino rinunciato a giocare la finale del Masters a Londra contro Djokovic, avendo accusato un risentimento alla schiena e preferendo non rischiare. Il fuoriclasse di Basilea in singolare ora vanta un record di 38 vittorie contro 8 sconfitte (è il giocatore più vincente in singolare - e non potrebbe essere altrimenti - nella storia del suo Paese).



Abbastanza spedito il cammino verso la finale: esordio soft contro la “Serbia B” a Novi Sad (3-2 ma sfida archiviata già dopo il doppio), qualche problemino inatteso a Ginevra nei quarti contro il Kazakhstan (3-2) , soprattutto a causa della condizione non certo al top di “Stan the man”, e successo in semifinale, sempre a Ginevra, sull’Italia (3-2). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero