Fantacalcio, i cinque portieri flop della stagione

Alla sua prima stagione in Italia, Robin Olsen è stato uno dei peggiori della Serie A tra i pali
Dai top, ai flop. La settimana scorsa abbiamo visto i giocatori con le migliori medie voto della stagione ruolo per ruolo, oggi – e per le prossime tre settimane –...

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Dai top, ai flop. La settimana scorsa abbiamo visto i giocatori con le migliori medie voto della stagione ruolo per ruolo, oggi – e per le prossime tre settimane – scopriremo chi sono quelli sui quali invece era meglio non puntare. Partiamo dai portieri, ecco i peggiori tra i pali.


FEDERICO MARCHETTI (Genoa)
Chi a settembre ha deciso di puntare su di lui si è ritrovato praticamente con un portiere in meno. Erano in molti a pensare a un suo rilancio con la maglia del Genoa dopo la stagione precedente chiusa senza mai giocare con la Lazio. Ed effettivamente a inizio campionato era lui il titolare: quattro presenze nelle prime quattro giornate e anche un clean sheet contro il Bologna. Poi? Solo tanta panchina. Fino a fine stagione. Prima con Ballardini, poi con Juric e infine con Prandelli. Davanti a Marchetti c’era il classe ’97 Ionut Radu.

MARCO SPORTIELLO (Frosinone)
E’ stato il portiere della terza peggior difesa del campionato. Non è una sorpresa, considerando che il Frosinone era una neopromossa. Tanti gol subiti, eppure sulla carta Sportiello era il migliore nel suo ruolo tra le tre squadre salite in Serie A. Non ci si aspettavano grandi miracoli, ma ha chiuso la stagione con 64 gol subiti saltando anche le ultime tre partite. Il portiere con la media voto più bassa del campionato tra quelli con più di venti presenze.

ROBIN OLSEN (Roma)
Il vero flop della stagione. E’ un portiere di una big e per questo in tanti hanno puntato su di lui come prima scelta. Invece: 42 gol subiti. Tanti, troppi per essere considerato appena sotto ai top. Titolare sì, fino a marzo. Quando poi è stato sostituito da Mirante che ha dato più garanzie a Ranieri, nel frattempo subentrato a Di Francesco. Erano da prendere in coppia, chi si è fidato solo dello svedese è rimasto deluso. Non un granché la sua prima stagione in Serie A, iniziata con nove gol subiti nelle prime cinque partite e finita in panchina a guardare le parate di Mirante, che in undici gare ha totalizzato sei clean sheet.

LUIGI SEPE (Parma)
Come per Sportiello, anche da Sepe non ci si aspettavano grandi voti. Il Parma - che saliva dalla B - aveva iniziato bene la stagione per poi calare alla lunga, e con la squadra anche il suo portiere: 59 gol subiti, le ha giocate tutte tranne l'ultima contro la Roma. Era una buona scelta come terzo da prendere a poco, non certo l'ideale per fare il titolare in tutta la stagione. 

STEFANO SORRENTINO (Chievo)

Non sono bastate nemmeno le sue parate per salvare il Chievo dalla retrocessione. Il portiere gialloblù è affondato insieme a tutta la squadra e si è ritrovato tra i peggiori della stagione nel suo ruolo. Discontinuità e tante reti subite (60 per la precisione): Sorrentino alternava partite da 7 a qualche errore qua e là, giocava bene ma veniva affossato dai malus. Nelle ultime stagioni era spesso uno dei più affidabili come terzo portiere grazie anche al gioco del Chievo che puntava soprattutto a non subire. A 40 anni ha chiuso una stagione senza però alzare bandiera bianca. La prossima, infatti, sarà ancora in campo (da capire con quale squadra), in cerca di riscatto. Anche per i fantallenatori. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero