NYON L'entrata in vigore del fair-play finanziario nell'ultimo quinquennio ha permesso di ridurre drasticamente l'indebitamento ed i ritardi nei pagamenti dei club...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
GLI ACCORDI DI ROMA E INTER
La più virtuosa è la Liga spagnola con un +140 milioni. La situazione italiana dovrebbe tuttavia migliorare abbastanza rapidamente. «Le perdite sono dovute in gran parte a qualche club - spiega Andrea Traverso, capo del «club licencing e financial fair-play» presso l'Uefa - E due hanno già sottoscritto un accordo con l'Uefa relativo al fair-play finanziario, quindi l'indebitamento globale dovrebbe scendere nei prossimi anni». Questi «settlement agreement» riguardano la Roma e l'Inter. Al giorno d'oggi, 14 club europei (fra cui anche Manchester City, Psg, Monaco e Zenit San Pietroburgo) hanno firmato questi accordi per club fortemente indebitati che hanno presentato un piano industriale per permettere di rientrare successivamente nelle norme del fair-play finanziario. Al contrario, il «gap» fra i «top 10» ed il resto continua a crescere. In testa il Real Madrid con 578 milioni di fatturato nel 2015 davanti a Barcellona (561) e Manchester United (521). Quattro società italiane figurano fra le 20 più ricche del continente: la Juventus (10ma con 325 milioni), il Milan (219milioni,14mo), la Roma (181, 17ma) e l'Inter (170, 19ma). «L'Uefa non può far granché contro questa tendenza», ammette Traverso. «È dovuta all'attrattività commerciale di alcuni club, sempre più importante in un mercato globalizzato». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero