Poca roba i finlandesi, che si sono fatti mettere sotto dall'inizio alla fine da un Toro ben organizzato, affamato, consapevole della sua forza e all'altezza della situazione. Turnover in vista del campionato per il tecnico granata, che non ha rinunciato al 3-5-2: fiducia al centro della difesa per lo svedese Jansson, confermato dopo l'ottima prova contro l'Udinese, ai suoi lati Gaston Silva e Maksimovic. In porta si è rivisto Padelli, che a Roma lascerà il posto a Gillet. In avanti turno di riposo per Quagliarella (entrato nella ripresa), al suo posto chance per Martinez al fianco di Amauri. Dall'altre parte Lehkosuo si è affida to al 4-2-3-1 con in porta l'ex napoletano Doblas. Primo tempo di assoluto controllo per il Toro, che ha gestito il ritmo e la partita. Di Martinez in avvio la prima occasione. La traversa ha negato la gioia del gol a Vives, l'arbitro e gli assistenti invece hanno annullato una rete regolare ad Amari. Il gol era nell'aria ed è arrivato con Molinaro al minuto 34: l'ex Juve e Stoccarda di destro al volo ha spedito nel sacco un cross di Darmian. Uno a zero meritato, sacrosanto per quello che si è visto in campo. Nella ripresa c'è stata gloria pure per Amauri, che ha siglato la prima rete stagionale in maglia granata ('57): bello, potente e preciso il destro che ha fulminato Doblas. Due a zero e pratica sistemata. Ed ora testa alla Lazio. Contro i biancocelesti sarà un'altra musica. Questo Toro però ha dimostrato di avere i numeri, la personalità, la consapevolezza e una rosa ben assortita per onorare al meglio sia l'Europa League che il campionato.