La finale in testa, nel segno di Lukaku e Lautaro Martinez. L'Inter si mette alle spalle la goleada contro lo Shakhtar Donetsk e mette nel mirino il Siviglia, rivale nella...
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Ora lo attende il Siviglia, 'maestrò nell'ex Coppa Uefa con cinque vittorie su cinque finali disputate dal 2005, ma a dare forza ai nerazzurri c'è il rendimento della miglior coppia d'attacco in Europa. Con le due doppiette contro lo Shakhtar, infatti, Lukaku e Lautaro Martinez hanno raggiunto quota 54 gol stagionali: 33 per il belga, 21 per l'argentino, meglio anche di Messi e Suarez, fermi a 52. Da loro ci si aspettava il salto di qualità nei momenti decisivi e così, finora, è stato: la controprova è attesa in finale, ma la coppia arriva con le armi cariche. Merito anche di un gioco votato all'attacco, considerando che i nerazzurri sono arrivati a 111 reti segnate in stagione, nuovo record nella storia del club. «Grande prestazione di squadra, abbiamo fatto quello che dovevamo. Ora è tempo di preparare la finale», ha esultato Lukaku su Instagram. I giocatori infatti sono tornati in campo nel pomeriggio per una seduta di scarico. Nessuno spostamento verso la finale, considerando che Dusseldorf, diventata sede del ritiro interista, è distante circa 50 km da Colonia, dove si giocherà l'ultimo atto. Allenamenti nei prossimi giorni che saranno importanti anche per capire le condizioni di Sanchez, in panchina con lo Shakhtar dopo il problema muscolare accusato contro il Bayer Leverkusen: difficile tuttavia possa disputare più di qualche minuto e solo in caso di estrema necessità. In Germania è rimasto intanto anche il presidente Steven Zhang, tornato in tribuna ieri dopo la lunga assenza complice l'emergenza Coronavirus. Una presenza importante per stare vicino e caricare Conte e la squadra verso la prima finale dell'era Suning. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero