Euro 2016: Xhaka in campo, Albania-Svizzera fratelli contro

I fratelli Xhaka
Per lo storico debutto in una fase finale di una grande competizione calcistica, l'Albania del ct italiano Gianni De Biasi si trova davanti una squadra esperta come la...

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Per lo storico debutto in una fase finale di una grande competizione calcistica, l'Albania del ct italiano Gianni De Biasi si trova davanti una squadra esperta come la Svizzera, guidata da una vecchia conoscenza della serie A, l'ex allenatore della Lazio Vladimir Petkovic. Un match inedito, che potrebbe proporre anche un'inedita sfida tra fratelli, l'albanese Taulant Xhaka e lo svizzero Granit Xhaka, schierati sui due fronti opposti. De Biasi, che ha ammesso di essere stato contattato dalla Federcalcio per la successione ad Antonio Conte, accusando però presidenti e direttori sportivi («in Italia decidono tutto loro»), dichiara di puntare sul collettivo: «Dobbiamo gestire la tensione e se ci riusciremo avremo un gran vantaggio». Petkovic, che non nasconde l'emozione per l'esordio europeo anche se dice che la Svizzera ha l'obbligo di vincere la gara d'esordio, avrà a disposizione l'intera rosa. Ha recuperato infatti Behrami, Djourou e Embolo che avevano saltato gli ultimi allenamenti.


Tra le particolarità del match di domani pomeriggio a Lens, che chiude la prima giornata del gruppo A di Euro 2016 dopo la partita inaugurale Francia-Romania, c'è comunque proprio la possibile sfida degli Xhaka, Taulant - che milita nel Basilea dove può ricoprire sia il ruolo di difensore sia quello di centrocampista - e lo 'svizzerò Granit, che l'Arsenal ha recentemente acquistato dal Borussia Moenchengladbach. «I nostri genitori faranno il tifo con una mano per la Svizzera e con l'altra per l'Albania», aveva dichiarato qualche giorno fa Granit. «Noi due - aveva aggiunto il giocatore elvetico - non vediamo l'ora di scendere in campo. Non sarà facile contro di lui, ma si tratta solamente di una partita di calcio. Nella vita ci sono cose molto più importanti». Oltre ai fratelli Xhaka sono tanti i giocatori delle due nazionali originari dell'altro paese: basti pensare agli svizzeri di origine kosovara Behrami, Shaqiri e Mehmedi o agli albanesi cresciuti in Svizzera Abrashi, Ajeti, Basha e Cana. Gli elvetici, favoriti per chiudere il girone alle spalle dei padroni di casa francesi, hanno una tradizione favorevole nei confronti degli albanesi: in sei confronti ufficiali non hanno infatti mai perso, vincendo cinque volte e pareggiando una.
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Il Messaggero