Eretum, Fabrizi e l'esordio in prima squadra «Un sogno che si realizza»

Eretum, Fabrizi e l'esordio in prima squadra «Un sogno che si realizza»
Mattia Fabrizi è uno di quei calciatori dal percorso calcistico netto e lineare: classe 2001, nato e cresciuto a Monterotondo Il talento mancino, eretino doc, ha coronato...

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Mattia Fabrizi è uno di quei calciatori dal percorso calcistico netto e lineare: classe 2001, nato e cresciuto a Monterotondo Il talento mancino, eretino doc, ha coronato il suo sogno, quello di esordire in prima squadra con la maglia della sua città. Lo ha fatto domenica, nella sfida più dura e complicata, quella contro la capolista Ladispoli che alla fine ha portato a casa i tre punti con una vittoria all’inglese. Una domenica speciale però lo è stata per i gialloblu, e soprattutto per Mattia, che ha incontrato il coraggio di uno staff tecnico pronto a lanciarlo a gara in corso per temprare il ragazzo di Monterotondo nel calcio dei “grandi”.


Mattia, domenica l’esordio con la prima squadra in Eccellenza in una partita di prestigio. Ci racconti le tue emozioni?
"Essere convocato per la prima volta in Eccellenza e addirittura entrare in campo negli ultimi minuti è stata sicuramente una bella emozione. Quasi inaspettata ma per questo ancor più bella".

Come è stato l’impatto con la massima categoria regionale e cosa ti ha colpito particolarmente nel giocare una partita a questi livelli?
"Sicuramente il ritmo che c’è rispetto ad una gara delle giovanili, Juniores o Allievi, è decisamente più alto. Il gioco ed i movimenti sono molto veloci. E poi la maggior tecnica e l’esperienza di alcuni calciatori fanno sicuramente la differenza".

E l’impatto con lo spogliatoio?
"Mi trovo molto bene con i compagni. Alcuni ragazzi under già li conoscevo mentre i più grandi mi hanno messo subito a mio agio. Sono molto contento di come mi hanno accolto".

Indossare la maglia della propria città è già un motivo di orgoglio ed un traguardo importante per un giovane calciatore. Nella tua carriera vedi un futuro legato a Monterotondo e a questa società?
"Sarebbe bello continuare e crescere qui. Monterotondo è la mia città. Io e la mia famiglia, compresi i miei due fratelli più piccoli, che militano nella scuola calcio dell’Eretum, siamo legatissimi a questa società. Poi nel futuro non si sa mai, dovesse arrivare qualche proposta importante la valuterei in modo sereno. Ma in questo momento penso solo a far bene per il Monterotondo".

L’esordio di domenica, un passo importante per te. Ti senti di ringraziare qualcuno in particolare?

"Sicuramente un pensiero va a tutti gli allenatori che mi hanno aiutato a crescere in passato. In particolare mister Pierangeli e Aziz, ma anche gli altri non sono stati da meno. E la mia famiglia che mi è stata sempre vicino non facendomi mai mancare nulla".
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Il Messaggero