«Per conoscere davvero il mare, bisogna prima conoscere la propria anima e il proprio cuore». In questa frase c'è l'essenza di Enzo Maiorca, il...
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Nel 2006 ha ricevuto la medaglia d'oro al merito di Marina per le gesta sportive e la difesa dell'ambiente. «È stato un pescatore greco - rivelò, un giorno - che mi ha spiegato come il cervello e il cuore umani fossero molto più sconosciuti degli abissi marini». Forse è stato proprio allora che Maiorca ha creduto nell'impossibile e lo ha realizzato. «Salvaguardare il mare e le coste è un affare che riguarda tutti noi - il suo motto -. Posso solo protestare ad alta voce contro coloro i quali vorrebbero affossare zone di grande suggestione». Il suo più grande avversario è stato il francese nato a Shanghai (e morto suicida all'Elba), Jacques Mayol: il duello fra i due ispirò 'Le grand bleù, film che Luc Besson realizzò nel 1988, ma che uscì in Italia solo nel 2002. Era stato lo stesso Maiorca a opporsi alla proiezione del film, perché ledeva la sua immagine.
Maiorca imparò a nuotare a quattro anni, «ma avevo una gran paura del mare», gli piaceva ricordare. «Un giorno - rivelò - un amico medico mi ha mostrato un articolo in cui si parlava di un nuovo record di profondità a -41 metri, strappato a Bucher da Falco e Novelli. Era l'estate 1956 e rimasi fortemente suggestionato da quell'impresa così audace». Nacque così la favola del 're degli abissì. Maiorca strappò il titolo di uomo che è riuscito ad andare più in profondità e, nell'anno delle Olimpiadi a Roma, coronò il proprio sogno: toccare -45 metri e superare la soglia del brasiliano Santarelli che, nel settembre dello stesso anno, si riappropriò tuttavia del primato, raggiungendo i -46; durò poco, perché a novembre Maiorca si portò a -49. Rimase ai vertici per 16 anni, fino al 1976, poi lo stop fino al 1988 quando, per le proprie figlie Patrizia e Rossana (entrambe celebri nel mondo per una bella serie di record mondiali d'immersione in apnea), raggiunse l'ultimo record: -101 metri. Quindi appese le pinne al chiodo per godersi gli ultimi anni, dopo avere conosciuto il silenzio assordante degli abissi. A uno come lui il silenzio non ha mai fatto paura.
LA CAMERA ARDENTE
È stata allestita nel salone «Paolo Borsellino» al secondo piano di palazzo Vermexio, sede del Comune di Siracusa, la camera ardente per Enzo Maiorca, scomparso nella notte a 85 anni. La salma sarà trasferita nel
primo pomeriggio di oggi nel palazzo municipale di piazza Duomo. La camera ardente sarà aperta fino a tutta la giornata di domani. I funerali in forma solenne saranno celebrati martedì in Cattedrale.
Sarà lutto cittadino martedì a Siracusa per l'ultimo saluto al re degli abissi.
Il Messaggero