Nelle ore in cui il grottesco e l'assurdo ballano abbracciati sul parquet del calcio italiano sfidando il concetto di misura, la forza di gravità e ogni sfumatura di...
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Quasi affannati, i vertici della Figc ora lavorano con grande impegno per ingaggiare Carlo Ancelotti: per concedergli la panchina dell'Italia e, in fondo, dargli tutti i poteri possibili dell'area tecnica. Del resto il progetto studiato da Tavecchio è evidente perfino a chi non sa che «il calcio a cinque si gioca in cinque»: assumere un fuoriclasse della panchina come Ancelotti nella speranza di far slittare in secondo piano le polemiche avvitate alle mancate dimissioni della classe dirigente federale e al disastro umiliante combinato dalla Nazionale di Ventura. Così, nel Consiglio fissato per dopodomani a Roma, Tavecchio presenterà una sorta di programma di riforma che comprenderà anche il nome del nuovo tecnico della Nazionale: Ancelotti, magari. Pur di riuscire nell'intento, ha addirittura avviato dense trattative con Adriano Galliani, ex ad del Milan e amico di Ancelotti. Tanto che l'altra sera, a Milano, a cenare con lo stesso Galliani sarebbe stato il ministro per lo Sport, Luca Lotti. Per fortuna o purtroppo, il tempo per riflettere è poco. Intanto, nell'accavallarsi delle idee, Antonio Conte non ha escluso un proprio ritorno a Coverciano. «Ma prima la Figc deve prendersi tutto il tempo per risolvere questi problemi», ha chiarito. Un cambiamento senza trasformazione, però, sarebbe comico.
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Il Messaggero