Nel segno dei bomber si è svolta stamani a Fregene l’amichevole in famiglia tra i giocatori dello SFF Atletico. La compagine rossa ha vinto 4 a 2 nei confronti di...
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AMICHEVOLE
Due tempi di 35’ molto spumeggianti e soprattutto ricchi di capovolgimenti di fronte nonostante il caldo. Il primo brivido dei rossi, al 15’, con un tiro di Ramacci che sfiora l’incrocio dei pali. Reazione affidata a Esposito che insacca da pochi passi, ma l’arbitro annulla per sospetto fuorigioco. Al 32’, Ramacci serve Tornatore che supera il diretto avversario e scavalca il portiere in uscita siglando la prima rete. Trascorro solo 2’ e Tornatore fa di nuovo centro con un tiro dal limite. La ripresa si apre con una delle solite “chicche” di Nanni, il cui pallonetto si stampa contro la trasversale. I blu si proiettano in avanti e, per atterramento in area di Rocchi, l’esperto Sevieri accorcia le distanze dal dischetto. Al 13’, il neo-entrato Rotunno lascia partire una violenta conclusione dal limite non trattenuta da Nota e spedita nel sacco da Santiago. A questo punto del match sale in cattedra l’estro di Nanni che mette a segno una doppietta personale con cui i rossi calano il poker. Formazioni. ROSSI: Nota, Perocchi, De Lio, Illiano, Marzi, Paoliello, Dona (1’ st Tafi), Ramacci, Tornatore, Nanni, Perelli. BLU: Picca, Di Emma, Di Menico, Esposito (1’ st Rotunno), Sevieri, Maccaroni, Giorgini, Rocchi, Santiago, Morini, Mercorelli (1’ st Mambrini).
IL PRESIDENTE CIACCIA: «SQUADRA COSTRUITA PER VINCERE L’ECCELLENZA»
Al termine della divertente amichevole in famiglia il presidente dello SFF Atletico non ha nascosto la grossa soddisfazione per quello che si è visto sul rettangolo verde del “Paglialunga”. «Un test senza ombra di dubbio positivo – sottolinea Davide Ciaccia – il gruppo ha mostrato di aver già raggiunto una buona condizione. La società continua lavorare per l’ammissione alla serie D dove credo che questo gruppo possa ben figurare. Non ci nascondiamo dietro a un dito: questo complesso è stato costruito per vincere l’Eccellenza». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero