Roma, Dzeko spinge Tiago Pinto: subito rinforzi

Il mercato ha appena tirato su le saracinesche. La Roma non è ancora entrata, ma la spinta plateale di Edin Dzeko, arrivata quasi a sorpresa dopo il successo sulla...

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Il mercato ha appena tirato su le saracinesche. La Roma non è ancora entrata, ma la spinta plateale di Edin Dzeko, arrivata quasi a sorpresa dopo il successo sulla Sampdoria, ha fatto rumore. Nel tam tam quotidiano che si vive nella Capitale e soprattutto nella sede giallorossa in viale Tolstoj all’Eur. Il capitano chiede qualche rinforzo per rendere più competitiva la Roma nella volata Champions. Anche contando e pesando la concorrenza è di primo piano: 6 club in corsa e solo 4 i posti. L’invito allo sforzo supplementare è alla famiglia Friedkin e il consiglio, invece, al nuovo dg Tiago Pinto che proprio ieri sono sbarcati rispettivamente a Ciampino e Fiumicino. L’indebitamento finanziario della società è spaventoso: quasi 400 milioni (393,8 milioni). La proprietà, e non accade solo qui, vuole cedere qualche giocatore e abbassare il monte ingaggi prima di stabilire se è il caso di mettere altri milioni sul piatto. Al momento si valuta qualche prestito, ma il raccolto nelle partite di gennaio che seguiranno la tappa di domani a Crotone, domenica c’è l’Inter all’Olimpico e venerdì 15 il derby, spingerà il management a fare il punto della situazione per stabilire se e come intervenire.

SEGNALE COINVOLGENTE


La Roma non si può permettere di fallire per il 3° anno consecutivo la qualificazione Champions. Deve andare a dama proprio per il bilancio da profondo rosso. Adesso è sul podio, ma difendere il 3° posto sarà complicato. L’ultima giornata di campionato è stata inequivocabile: le big hanno vinto tutte. Le milanesi hanno un pò di vantaggio, le altre sono lì, subito dietro ai giallorossi: il Napoli, la Juve e l’Atalanta che tra l’altro hanno una partita in meno (Gattuso e Pirlo lo scontro diretto, Gasperini la gara esterna con l’Udinese). In questo senso bisogna apprezzare l’uscita in pubblico di Dzeko. Se gli allenatori delle rivali puntano al completamento della rosa, è giusto che anche a Trigoria si ragioni allo stesso modo. Ci ha pensato lui sostituendosi a Fonseca che a sentire Fienga «non ha fatto alcuna richiesta specifica: la nostra linea è sempre quella degli investimenti sostenibili a medio e lungo termine». L’ad della Roma ha parlato prima della partita con la Sampdoria. Il capitano dopo. E la cronologia dà ancora più forza al messaggio del leader dello spogliatoio. «La posizione in classifica, il nostro 3° posto, ci dà fiducia. Ma si può sempre crescere. In questo mese è difficile trovare giocatori. E’ possibile però migliorare la squadra anche a gennaio». Parla Dzeko, ma sembra di ascoltare Totti. Il campione che chiama altri campioni attorno a sé e non il contrario, leggenda che spesso ha accompagnato le parole dell’ex capitano. La priorità di Fonseca, del resto, è proprio la punta. Di scorta e al tempo stesso in grado di fare il titolare. Dietro al centravanti, come Bernard o El Shaarawy, o anche al suo posto. Tocca a Pinto accontentare il connazionale. Anche se il dg deve pensare ai conti. Piazzando sul mercato il maggior numero di giocatori della rosa: da Fazio a Diawara, da Pastore a Perez. E allo stesso Pau Lopez che ultimamente gioca per l’infortunio di Mirante. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero