Dunga riapre il caso Maicon, la Uefa indaga sulla Roma per il fair play finanziario. Il club: «Tutto nella norma, siamo tranquilli»

Dunga riapre il caso Maicon, la Uefa indaga sulla Roma per il fair play finanziario. Il club: «Tutto nella norma, siamo tranquilli»
Strano modo quello scelto dal c.t. del Brasile, Carlos Dunga, di riaprire le porte della Seleçao a Maicon: «La nazionale non è chiusa per nessuno – ha spiegato ieri in...

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Strano modo quello scelto dal c.t. del Brasile, Carlos Dunga, di riaprire le porte della Seleçao a Maicon: «La nazionale non è chiusa per nessuno – ha spiegato ieri in un’intervista concessa a Fox Sports – tanto meno per lui. In quel preciso momento dovevamo prendere una decisione e l’abbiamo presa, rispettando l’atleta». Senza (apparentemente) entrare nei dettagli Dunga parlando all’emittente televisiva lascia però intendere (come aveva già fatto il coordinatore tecnico Rinaldi) che l’episodio, se rivelato, potrebbe minare addirittura la carriera del calciatore: «Ogni volta che parlo mi viene chiesto il motivo dell’espulsione. Ripeto: devo spiegare solamente ai miei dirigenti quale è stato il motivo e ai giocatori. Poi qualcuno ci ha ricamato sopra, ma non è un problema mio. Bisogna avere rispetto per il professionista. Se rivelassi quale è stato il problema d’indisciplina di Maicon e poi lui perdesse il contratto con la Roma e con lo sponsor, la colpa sarebbe mia». Intanto in vista delle amichevoli contro Argentina e Giappone in programma rispettivamente, a Pechino (11 ottobre) e Singapore (14 ottore), Maicon non è stato convocato.




PLATINI VIGILA

Intanto l'Inter e la Roma sono gli ultimi club finiti nel mirino dell'Uefa, insieme con Liverpool, Monaco, Besiktas, Sporting Lisbona e Krasnodar per possibili violazioni del fair play finanziario. Lo ha reso noto la federazione europea, annunciando che i club dovranno fornire informazioni supplementari nei termini fissati dall'Organo di controllo finanziario (Cfcb). Verranno quindi fornite nuove comunicazioni e potrebbero essere adottate misure cautelari. Pronta la replica da Trigoria, improntata alla massima collaborazione: «Siamo felici di aprire un dialogo costruttivo con l'Uefa su questo tema, siamo certi che verranno riconosciuti i risultati ottenuti finora e che la nostra politica societaria possa essere considerata un modello per futuri investimenti». Il club, continua «sostiene gli sforzi fatti fin qui dalla UEFA a favore del Financial Fair Play, al fine di garantire una stabilità finanziaria nel settore calcio: tutto questo è in perfetta sintonia con le nostre strategie societarie. Soltanto tre anni fa - si legge nel comunicato - l'attuale proprietà ha rilevato un Club in evidente difficoltà economica e ha messo in chiaro sin da subito che la società sarebbe stata gestita come un'azienda finalizzata a massimizzare i successi economici di pari passo con le prestazioni sportive. Siamo davvero orgogliosi dei traguardi economici e agonistici raggiunti nel breve termine e siamo ancora più ottimisti guardando al futuro che ci aspetta». Anche perché la Roma si aggiunge ad altri 114 club già monitorati dalla Uefa. Della serie: l’indagine viene considerata una prassi e non desta preoccupazione.



ITURBE AL LAVORO


Procede intanto il lavoro di Iturbe in ottica-Juve. Da ieri l’argentino ha iniziato ad effettuare i cambi di direzione durante la corsa, evitati nei giorni scorsi per non sollecitare il muscolo pettineo della coscia destra. Per sabato, degli infortunati non recupererà nessuno. Castan tornerà dopo la sosta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero