Doping di Stato, Russia sotto accusa: chiesta sospensione di tutti gli atleti

Doping di Stato, Russia sotto accusa: chiesta sospensione di tutti gli atleti
La Wada ha invitato la IAAF a sospendere tutti gli atleti russi da ogni competizione di atletica leggera e ha accusato il governo russo di «intimidazioni dirette» nei confronti...

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La Wada ha invitato la IAAF a sospendere tutti gli atleti russi da ogni competizione di atletica leggera e ha accusato il governo russo di «intimidazioni dirette» nei confronti del laboratorio antidoping di Mosca.

Sono alcune delle accuse choc di un Rapporto di una commissione d'inchiesta dell' Agenzia antidoping mondiale.In aggiunta, la Wada avrebbe anche chiesto la squalifica a vita di cinque atleti e cinque allenatori per doping e la revoca dell'accreditamento del laboratorio di Mosca come centro anti-doping.

Accusa ai massimi livelli.
Il rapporto dell'agenzia Mondiale antidoping, in 323 pagine, parla di coinvolgimento degli agenti del FSB - il servizio segreto russo - nelle Olimpiadi di Sochi e accusa il ministro dello sport di Mosca Vitaly Mutko di aver dato ordini diretti di «manipolare alcune specifiche provette» per le analisi antidoping.


Le procedure oscure
Il report, prodotto dalla commissione istituita dalla Wada dopo 11 mesi di investigazioni, accusa il direttore del laboratorio di Mosca, Grigory Rodchenko, di aver distrutto 1417 test per evitare che l'inchiesta potesse scoprire la truffa. L'ordine sarebbe partito direttamente da Vitaly Mutko, ministro dello Sport.

La commissione ha anche scoperto che alla periferia di Mosca è stato creato un laboratorio-ombra dove i test venivano controllati prima che approdassero all'Antidoping ufficiale russo, cui ovviamente poi arrivavano solo gli esami che non presentavano anomalie, mentre nel frattempo gli atleti sospetti o positivi venivano avvertiti della loro situazione. Inoltre, durante l'Olimpiade di Sochi, membri dei Servizi Segreti russi si sono infiltrati nelle strutture antidoping per manipolare i risultati dei test degli atleti loro connazionali.

La replica politica
«Hanno una motivazione assolutamente politica, come le sanzioni contro la Russia». Queste le parole di Vladimir Uiva, capo dell'Agenzia federale medico-biologica russa, ha commentato le conclusioni del rapporto:
«Non c'è alcun motivo di privare i nostri atleti delle medaglie, anche olimpiche, o di squalificarli, e nemmeno gli allenatori». Ancora più pesante la replica del ministro dello sport russo Vitaly Mutko «Non bisogna confondere le cose, la commissione (della Wada, ndr) non ha il diritto di sospendere nessuno».

Allarme sportivo

Il presidente IAAF, Sebastian Coe, al ricevimento del rapporto dell'agenzia antidoping mondiale, utilizza parole pesanti: «Le informazioni contenute nel rapporto Wada sono allarmanti. Abbiamo bisogno di tempo per analizzarle correttamente e comprenderne i risultati. Nel frattempo ho invitato il Consiglio ad aprire un procedimento nei confronti della Federatletica russa».
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Il Messaggero