Doping, convocati dieci azzurri dell'atletica: una bufera per le mancata reperibilità chiamati anche Donato e Andrew Howe

Doping, convocati dieci azzurri dell'atletica: una bufera per le mancata reperibilità chiamati anche Donato e Andrew Howe
Bufera doping nell’atletica, ma questo polverone sembra essere un caso montato su poche certezze. Dieci atleti - Gianluca Tamberi, Claudio Licciardello, Andrea Lalli, Giuseppe...

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Bufera doping nell’atletica, ma questo polverone sembra essere un caso montato su poche certezze. Dieci atleti - Gianluca Tamberi, Claudio Licciardello, Andrea Lalli, Giuseppe Gibilisco, Matteo Galvan, Giovanni Faloci, Andrew Howe, Fabrizio Schembri, Fabrizio Donato, Marco De Luca - sono stati convocati dalla Procura antidoping del Coni tra il 21 e il 26 gennaio per essere sentiti in merito alla violazione della normativa antidoping (artt. 2.3 e 2.4 delle Norme Sportive Antidoping), a seguito delle risultanze dell’indagine denominata Olimpia condotta dai Nai–Ros dei Carabinieri di Trento su mandato della Procura della Repubblica di Bolzano, nonché degli autonomi accertamenti svolti dall'Ufficio di Procura Antidoping.


Gli atleti chiamati, che non sono colpevoli di doping, non sono solo tesserati per la Federatletica ma per tante altre Federazioni. Si tratta di un numero davvero consistente. Le audizioni programmate al momento si riferiscono a 65 atleti tesserati dalla Federazione italiana di atletica, con riserva di procedere all’esito degli accertamenti in corso, anche nei confronti di atleti di altre Federazioni.

La storia è questa: qualche anno fa è entrato in funzione un nuovo sistema elettronico per segnalare la reperibilità degli atleti. Loro stessi dovevano procedere alla notifica, ma il sistema - sia in Italia che all’estero - aveva molti problemi. La Fidal ha segnalato al Coni tutto questo con diverse mail chiarendo i nomi degli atleti ai quali era stato chiesto un sollecito. Ma doveva essere il Coni ad intervenire contestando la mancata segnalazione della reperibilità, ma il Coni non è mai intervenuto. Adesso la Procura della Repubblica di Bolzano vuole vederci chiaro e la procura antidoping del Coni convoca gli atleti. Questa Procura dovrebbe convocare anche il suo ufficio per le mancate notifiche non fatte negli anni passati (parliamo del 2011 e 2012). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero