Donnarumma insultato a San Siro, Enrico Letta: lo fischierei anch'io

Donnarumma insultato a San Siro, Enrico Letta: lo fischierei anch'io
«Mi spiace dirlo ma fossi in Curva a San Siro, stasera Donnarumma lo fischierei». Lo ha scritto su Twitter l'ex presidente del Consiglio Enrico Letta, tifoso...

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«Mi spiace dirlo ma fossi in Curva a San Siro, stasera Donnarumma lo fischierei». Lo ha scritto su Twitter l'ex presidente del Consiglio Enrico Letta, tifoso rossonero, mentre il Milan è in campo contro il Verona per qualificarsi ai quarti di finale di Coppa Italia.


Donnarumma è stato fischiato e insultato prima della partita. «Violenza morale 6 milioni all'anno e l'ingaggio di un fratello parassita? Ora vattene la pazienza è finita!», ha contestato con uno striscione la Curva rossonera, che assieme allo scarno pubblico ha fischiato il nome del portiere e lo ha insultato durante il riscaldamento, che Donnarumma ha concluso poco prima dei compagni. Le immagini Rai hanno poi inquadrato Leonardo Bonucci mentre rincuorava Donnarumma in spogliatoio.

Alla fine comunque la guerra non conviene a nessuna delle parti, che con ogni probabilità nelle prossime settimane cercheranno la exit strategy più opportuna per tutti. Il Milan difenderà il proprio «patrimonio economico e sportivo», Donnarumma e il suo entourage cercheranno la soluzione economicamente e sportivamente più vantaggiosa. Come è successo, dopo le schermaglie estive, per arrivare alla firma del rinnovo, che è stato definito «storico» dai dirigenti rossoneri e ha arricchito il diciottenne portiere e suo fratello Antonio.

La prossima estate, o già a giugno, la cessione resta lo scenario più probabile, in una vicenda intricata, come le ricostruzioni sul rinnovo, messo tre mesi più tardi in discussione da Donnarumma e dal suo entourage per presunte pressioni psicologiche. Al centro della disputa dovrebbe esserci la clausola, aspetto cruciale nelle trattative e poi
accantonata. A quanto pare, il club e la famiglia del giocatore decisero di non inserirla nel contratto, Mino Raiola la pensava diversamente. Ma secondo quanto filtra che non c'è stato inganno nei confronti del portiere: alla fine tutti sapevano che la clausola non c'era.


Ora lo sanno anche i potenziali pretendenti di Donnarumma, dal Real Madrid al Paris Saint Germain, senza dimenticare la Juventus. «Gigio è un patrimonio del club, sia sportivo che economico», è il pensiero del Milan, esplicitato nei consueti commenti alla rassegna stampa: «Tutto questo è valorizzato da un contratto fino al 2021 e rafforzato da un dialogo sempre aperto e positivo fra il giocatore e il suo allenatore, fra il giocatore e il ds rossonero Mirabelli. Non è questo il tempo del mercato - è la conclusione - ma solo ed esclusivamente del campo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero