Diritti tv, Lega A studia un bando subordinato per gli intermediari

Diritti tv, Lega A studia un bando subordinato per gli intermediari
All'asta per i diritti tv nazionali della Lega Serie A potranno partecipare anche intermediari indipendenti, quindi soggetti finanziari come i fondi d'investimento, ma...

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All'asta per i diritti tv nazionali della Lega Serie A potranno partecipare anche intermediari indipendenti, quindi soggetti finanziari come i fondi d'investimento, ma attraverso un secondo bando, subordinato al mancato raggiungimento dei ricavi minimi fissati nel primo, dedicato a broadcaster, operatori delle telecomunicazioni e internet. I club puntano a incassare un miliardo di euro a stagione nel triennio 2018-21, ma i valori minimi dei 5 pacchetti saranno fissati nell'assemblea del 4 gennaio, che dovrà deliberare l'approvazione del bando (all'ordine del giorno ci saranno anche il bilancio e l'elezione della governance). La commissione diritti tv della Lega sta concludendo i lavori. A quanto filtra, nel pacchetto con le partite di 8 squadre ci sono tutte le big tranne la Roma, che quindi andrebbe su un'unica piattaforma.


Per entrambi i bandi, i soggetti interessati dovranno presentare le offerte in busta chiusa entro il 22 gennaio. Se nelle successive settimane non si procederà con l'assegnazione dei diritti tv con il bando tradizionale, né attraverso le successive trattative private con i broadcaster, allora la Lega potrà aprire le buste relative al bando per intermediari indipendenti. O infine procedere per la strada del proprio canale, progetto su l'advisor Infront lavora in parallelo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero