Diritti tv, la Lega frena Mediapro

Diritti tv, la Lega frena Mediapro
Mediapro prende tutti di sorpresa tentando il ribaltone dell’ultimo secondo. Ieri durante una riunione avvenuta negli uffici di Banca Imi in largo Mattioli a Milano i...

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Mediapro prende tutti di sorpresa tentando il ribaltone dell’ultimo secondo. Ieri durante una riunione avvenuta negli uffici di Banca Imi in largo Mattioli a Milano i catalani hanno presentato le garanzie patrimoniali richieste formate dalla garanzia di Imagina e da una dei soci di Orient Hontai certificata da KPMG per un totale di 1,6 miliardi. Due ore di faccia a faccia tra il presidente della Lega di serie A Gaetano Micciché, l’ex vice commissario, Paolo Nicoletti (si vocifera voglia diventare avvocato interno della Lega, ma questo genererebbe un conflitto con Ruggero Stincardini, legale attuale), i rappresentanti del consiglio di Lega, Stefano Campoccia, vicepresidente dell’Udinese, Marco Fassone ad del Milan e il numero uno di Mediapro, Jaume Roures giunto appositamente dalla Spagna. Occhi sgranati, urla e furibonde contro repliche. Ora la palla passa alla Lega che questa mattina si riunirà in via Rosellini a Milano (ore 8,30). Difficile dire chi potrà prendersi la responsabilità, al netto delle pressioni e degli schieramenti, di troncare con Mediapro (nonostante la mancata fideiussione da 1,2 miliardi) ora che ha presentato le garanzie richieste rinunciando di fatto a 1,050 miliardi o alla possibilità futura di realizzare il canale. Fonti molto vicine ai vertici di via Rosellini assicurano: «Le garanzie sono “vuote”, inaccettabili e di conseguenza, verranno bocciate». Tra i vari motivi ci sarebbe quello che Orient Hontai entrerebbe in gioco come controllante solo dal 15 giugno.

COLLOQUI NOTTURNI
«Non redatte secondo i format previsti dal bando» si legge in un comunicato della Lega. In seno all’Assemblea resta comunque una spaccatura perché diversi presidenti temono di rimetterci molto più dei 100 milioni di euro calcolati in base alle presunte offerte di Sky e Perform. Fino a notte fonda in un albergo di Milano Campoccia, Fassone, Canigiani (responsabile marketing della Lazio) e altri in collegamento telefonico (ad esempio Preziosi del Genoa) hanno fatto il punto della situazione cercando di fare un ulteriore blitz compattandosi per portare voti a Mediapro. Intanto nel comunicato inviato poco prima dell’ora di cena gli spagnoli fanno sapere che «a seguito dell’accettazione formale delle garanzie da parte dell’assemblea convocata questa mattina, riprenderà il processo di vendita dei diritti tenendo conto del pronunciamento del Tribunale di Milano (arriverà giovedì)». Intanto la Lega ieri ha scritto i nuovi pacchetti che oggi dovranno essere approvati, per poi metterli subito sul mercato per le trattative private, che al quarto piano in via Rosellini contano di concludere mercoledì 13 giugno con l’assegnazione. I broadcaster e interessati devono farsi avanti tra le 14 di oggi e le 17 di giovedì 7 giugno. Sempre oggi verranno svelati i pacchetti che con ogni probabilità dovrebbero essere un misto per piattaforma e per prodotto, con i prezzi minimi. Dei tre per prodotto (3 gare i sabato, 6 la domenica e una il lunedì) due conterranno 114 partite e uno ne avrà 152. Poi ci sarà la modalità di vendita per pick, ossia per singolo evento. Se le garanzie di Mediapro non saranno accettate, già nel pomeriggio potrebbero esserci degli incontri (trattative private entro le 13 di venerdì 8 giugno, poi i pacchetti potrebbero essere anche modificati e ripubblicati entro le 18 dello stesso giorno).
LA SUPERCOPPA IN ARABIA

L’atto finale? Le offerte sono da presentare entro le 11 del 13 giugno e alle ore 20 l’assemblea procederà con l’assegnazione. Nel frattempo, la Lega serie A sta ultimando i dettagli per fare giocare la Supercoppa Italiana tra Juventus e Milan in Arabia Saudita nel gennaio 2019 (era prevista inizialmente in una città italiana il 12 agosto).
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Il Messaggero