Del Piero può tornare alla Juventus dopo 10 anni, Elkann riparte dalle bandiere bianconere

Il disgelo era nell’aria, il ritorno solo una questione di tempo. Sono passati già 10 anni, ma certi amori non finiscono, e quello tra Del Piero e la Juventus...

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Il disgelo era nell’aria, il ritorno solo una questione di tempo. Sono passati già 10 anni, ma certi amori non finiscono, e quello tra Del Piero e la Juventus aspettava solo il momento giusto per sbocciare di nuovo. La nuova Juventus di John Elkann ha bisogno di un uomo di sport in dirigenza, al posto del dimissionario Pavel Nedved, e al momento tutti gli indizi portano alle bandiere juventine: Del Piero ma anche Chiellini e Buffon. L’addio di Pinturicchio non è stato come se lo era immaginato, tra il contratto “firmato in bianco” che aveva colto in contropiede la società e il frettoloso congedo riservatogli da Andrea Agnelli durante l’assemblea degli azionisti di ottobre 2011. Ma qualcosa era cambiato già negli ultimi tempi, tra il recentissimo ritorno allo Stadium contro il Bologna (10 anni dopo l’ultima volta) e la visita ufficiale alla Continassa (con foto ricordo insieme a Pessotto, Bonucci), prima di piazzare il colpo ad effetto: un like a una grafica di un sito sportivo dal titolo inequivocabile: “La Juve si prepara alla rivoluzione: Del Piero è pronto a tornare”. Profetico.

Il futuro della Juventus

La rivoluzione è andata in scena lunedì sera, con le dimissioni dell’intero Cda Juventus, e ora si ragiona su un eventuale ritorno. Il nuovo presidente Ferrero sarebbe pronto a offrigli la carica di vicepresidente, Ale non ha mai nascosto la voglia di tornare a Torino prima o poi, dopo la lunga esperienza all’estero. Ma oltre a lui anche Chiellini, Buffon e Trezeguet sono in stato di massima allerta, per una Juventus che per ritrovare la via potrebbe decidere di ripartire proprio le sue bandiere. Dopo 10 anni Ale ormai non ha più fretta, e dopo aver fatto la storia della Juventus sul campo vincendo tutto, e conquistando i record di 290 reti e 705 presenze, ora valuterà una nuova avventura altrettanto stimolante in dirigenza. A condizione che gli venga affidato un ruolo vero, operativo di peso, per fare la differenza come in campo, perché l’ex capitano non è uno che si accontenta di incarichi di facciata.

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Il Messaggero