Razzismo in serie A, l'audio di De Siervo: «Spegniamo i microfoni». Poi spiega: era per evitare emulazioni

Lega di Serie A sempre più nel caos. Non bastavano le dimissioni del presidente Gaetano Miccichè. Ora nella bufera c'è l'amministratore delegato Luigi...

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Lega di Serie A sempre più nel caos. Non bastavano le dimissioni del presidente Gaetano Miccichè. Ora nella bufera c'è l'amministratore delegato Luigi De Siervo. Ancora una volta è un audio a creare scompiglio nella sede di via Rosellini a Milano. Dopo quello legato all'assemblea elettiva, ora ne spunta uno in cui l'ad De Siervo propone una soluzione tutta sua per i cori razzisti: «spegniamo i microfoni direzionali, così gli ululati non si sentono».


A breve è prevista una conferenza stampa di fuoco di De Siervo. Che intanto si difende, sostenendo che l'ipotesi di spegnere i microfoni direzionali sarebbe stata una misura legata esclusivamente al prodotto televisivo: «Nell'audio si sente solo una frazione del ragionamento. Che era molto più ampio. Stavamo parlando di produzione televisiva. Stavamo ragionando di come le riprese tv possono raccontare al meglio la bellezza del calcio. Lo facciamo continuamente. E la linea è evitare di indugiare sui brutti episodi che ogni domenica capitano». Del resto il giudice sportivo, per assumere le proprie decisioni, utilizza non gli audio diffusi dalla televisione, ma i rapporti scritti dagli ispettori della Lega.

Come atto dovuto, comunque, con ogni probabilità sarà aperto a breve un fascicolo di indagine sull'episodio dalla giustizia sportiva.

De Siervo si difende. «Il tentativo che è stato fatto era quello di evitare di trasformare in eroi determinati ragazzi. Se hanno determinati atteggiamenti sono considerati degli eroi. C'è il rischio di emulazione, come accaduto con il lancio delle pietre nei cavalcavia. Dobbiamo evitare di trasformare in eroi dei criminali»: così l'ad della Lega Serie A Luigi De Siervo, in conferenza stampa, spiega le sue dichiarazioni dell'audio registrato durante un consiglio di Lega del 23 settembre e pubblicato da Repubblica. «Ho chiesto ai nostri registi - diceva - di spegnere i microfoni verso la curva».


Procura Figc apre inchiesta. Le frasi sui cori razzisti «da non trasmettere in diretta tv» pronunciate dall'amministratore delegato della Lega di serie A, Luigi De Siervo, hanno immediatamente suscitato l'interesse della procura della federcalcio che ha appena aperto un procedimento sulla vicenda. Lo apprende l'Ansa. Al più presto, trapela da fonti qualificate, la Procura chiederà l'audio di cui è in possesso il sito Repubblica.it. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero