Insigne «deve capire da grande cosa vuole fare». Per Koulibaly «arriverà un momento in cui bisognerà venderlo per forza». E se Mertens...
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INSIGNE
«Non c'ero al summit di Insigne con Raiola e Ancelotti, il problema di Insigne è che lui deve capire da grande cosa vuole fare, perché lui ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli», ha detto ADL, a margine della firma della convenzione per lo stadio San Paolo con il Comune. «Io Insigne lo capisco e lo proteggo - ha aggiunto De Laurentiis - mi piace e mi sta simpatico però lui ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana. Bisogna che si tranquillizzi». Il presidente chiede che Insigne «diventi una persona più serena ma questa è un problema suo non glielo può risolvere Raiola o Ancelotti. Insigne è un grandissimo calciatore e può essere in forma o meno in forma. Se l'allenatore non lo utilizza lui non può uscirsene con battute o con atteggiamenti quasi di sfida perché l'allenatore è un padre di famiglia che ha 60 anni e solo per questo non ti manda a quel paese».
MERTENS
Per Mertens «non sono disposto a fare sforzi importanti, ogni giocatore ha un suo valore a seconda di dove gioca e che età ha. Se poi un giocatore vuole andare a fare le marchette in Cina perché viene strapagato questo è un problema suo», il messaggio inviato invece al bomber belga.
KOULIBALY
«Io sono affezionato a Koulibaly e non l'ho venduto neanche per 150 milioni, poi arriverà un momento in cui Koulibaly bisognerà venderlo per forza», ha aggiunto De Laurentiis. Parlando di cessioni, il presidente ha commentato anche la corte di Real Madrid e Barcellona a Fabian Ruiz: «Se io – ha affermato - mi convinco a pagare uno che è sconosciuto 30 milioni non sono nato ieri. Chiaramente il giocatore vale. Abbiamo Fabian Ruiz ma chissà quanti altri ne troveremo, la porta è sempre aperta non bisogna mai affezionarsi a un giocatore». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero