De Laurentiis non si ferma: «Il Napoli sarà rinforzato, arriverà un centrocampista»

Aurelio de Laurentiis, presidente del Napoli
«Sto lavorando dalla mattina alla sera ai due nomi per rinforzare il Napoli a gennaio ma dobbiamo prendere giocatori convinti e vogliosi di scegliere Napoli». Lo ha...

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«Sto lavorando dalla mattina alla sera ai due nomi per rinforzare il Napoli a gennaio ma dobbiamo prendere giocatori convinti e vogliosi di scegliere Napoli». Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, svelando anche una parte dell'identikit di uno dei due nuovi giocatori che il Napoli sta cercando: «È un centrocampista e non gioca in Italia», ha spiegato. De Laurentiis, intervenendo a Radio Kiss Kiss Napoli, ha sottolineato anche i rischi di investire sul mercato: «Dobbiamo stare attenti, sull'onda dell'entusiasmo si spende sempre qualcosa in più ma poi se un giocatore non si integra o non funziona in un sistema di gioco, lo vendi sempre a meno».


«La vittoria a Bergamo racchiude lo spessore tecnico, la grinta e lo spirito forgiato da Sarri». Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sottolineando il successo con cui gli azzurri hanno chiuso il 2015. De Laurentiis a Radio Kiss Kiss Napoli ha fatto gli auguri ai tifosi, definendoli «il cuore della vostra squadra, quel cuore che ci ha spinto a grandi risultati». Il patron azzurro ha parlato di molti temi, tra cui la condanna a Blatter e Platini: «Con loro - ha detto - ci siamo contrapposti spesso, ma sempre con correttezza. Perchè la Uefa deve conservare quelle riserve e creare due competizioni così squilibrate? Credo che bisognerebbe rivedere le formule delle competizioni con una più equa ripartizione», ha spiegato, probabilmente riferendosi al grosso divario di premi economici tra chi partecipa alla Champions League e quelli che fanno l'Europa League. Sullo stallo per lo stadio San Paolo, De Laurentiis ha detto: «Bisogna che gli amministratori pubblici abbandonino il burocratese. Il sindaco De Magistris e il presidente della Regione De Luca devono stare dalla parte di tutti, non di una certa parte politica, e pensare al bene del Napoli. Il project financing è una stupidata clamorosa, ha toppato la sua mission. Bisogna mettersi a tavolino e trovare le giuste soluzioni». «Il 2015 - ha concluso - è stato un anno importante. Siamo in Europa da sei anni e abbiamo raggiunto una semifinale europea che a Napoli mancava da 25. Quando arrivai non c'eravamo nel ranking europeo, al primo anno di serie A entrammo nei 500, adesso siamo 16mi, prima squadra italiana dopo la Juventus. Ora abbiamo iniziato una nuova avventura con Sarri e abbiamo stabilito un altro primato in Europa League con sei vittorie in sei partite e il record di gol segnati in un girone. E il Napoli è tornato da solo primo in classifica in A, sempre dopo 25 anni». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero