La morte del nuotatore Mattia Dall'Aglio è avvenuta per arresto cardiocircolatorio. Ma saranno necessari ulteriori accertamenti, per questo il cuore del 24enne è...
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La procura di Modena indaga per omicidio colposo e per il momento ha iscritto nel registro degli indagati due persone: il presidente dell'associazione 'Amici del nuotò ed un tecnico, un allenatore, che fa parte dell'associazione. Come spiegato nei giorni scorsi dal procuratore capo di Modena Lucia Musti, l'iscrizione, con il fascicolo in mano al pm Katia Marino, non si è resa necessaria soltanto per permettere l'autopsia, ma anche per chiarire se quella stanza con gli strumenti per allenarsi sia in regola con le norme previste. Da quello che trapela, difatti, pare che Dall'Aglio fosse da solo all'interno di un locale che viene utilizzato soltanto da alcuni sportivi dopo che si è ottenuta la chiave custodita da un bar sempre adiacente alla piscina. Proprio la stanza adibita a palestra è stata posta sotto sequestro dagli uomini della squadra Mobile della polizia di Stato modenese, del vice questore aggiunto Marcello Castello. Sono stati prelevati, inoltre, documenti (tra questi pare autorizzazioni concesse all'associazione "Amici del nuoto") e i video del sistema interno di sorveglianza, dove Dall'Aglio risulterebbe ripreso mentre si allena e fa stretching.
Uno dei quesiti principali che ruotano attorno al decesso del nuotatore, nel giro della nazionale e partecipante alle Universiadi in Corea del 2015, sta proprio sul fatto se potesse o meno trovarsi da solo in quella stanza, senza un istruttore o un allenatore.
Il Messaggero