Lazio, Da Verona a Verona de Vrij è tornato il leader della difesa

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ROMA Da Verona a Verona. Dall'incubo dello stop alla liberazione e alla voglia di essere di nuovo protagonista. La Lazio ritrova Stefan de Vrij, il suo leader difensivo. Di sicuro per l'olandese, quello appena passato, è stato un anno tosto, il più difficile della carriera, ma domenica si volta pagina visto che il centrale tornerà al Bentegodi, lo stadio dove giocò l'ultima partita con la Lazio prima del tremendo infortunio al ginocchio avuto qualche giorno dopo in nazionale. Ma tutto successe prima. Quella serata, era il 30 agosto del 2015, la seconda di campionato, l'olandese se la ricorda bene, anche perché i biancocelesti rimediarono quattro gol dal Chievo, una delle più brutte figure della storia laziale. E lui, Stefan, ammirato e considerato uno dei difensori più forti del mondo, quel giorno fu ridicolizzato da Paloschi e Meggiorini. Lento, prevedibile e impacciato, in quella gara il difensore laziale fu in grande difficoltà, il peggiore in campo. Una conferma di quanto avvenne quattro giorni prima nei preliminari di Champions con il Leverkusen, dove l'olandese sembrò irriconoscibile. Erano i segnali che qualcosa non andava per il verso giusto, tanto che lo stesso de Vrij lo riconobbe nei mesi successivi, poco prima di decidere di andare sotto i ferri.

SI VOLTA PAGINA

Il suo ginocchio già scricchiolava da tempo, ma per sua volontà, si fece poco o nulla, tornò in campo dopo l'estate ed effettuando poca preparazione e quasi con la lingua di fuori, giocò di fila la Supercoppa con la Juve, la doppia sfida con il Leverkusen e le due di campionato con Bologna e Chievo. Cinque partite fondamentali in venti giorni. Poi la sosta, l'infortunio e tutte le polemiche che sono uscite fuori per via del liquido al ginocchio e il tentativo grottesco da parte dei medici della nazionale di aspirarlo poco prima della gara con la Turchia. Il calciatore diede le sue spiegazioni, difendendo l'operato dei medici, provando perfino ad evitare l'intervento, ma a novembre la resa e la decisione di operarsi in Olanda. Ora tutto è archiviato. La brutta storia è alle spalle e Stefan, nonostante qualche rumors sulle sue non perfette condizioni a livello cartilagineo, ha risposto alla grande sul campo, non solo giocando per intero le due sfide con Atalanta e Juve, ma mostrando la sua solita forza e classe al centro del difesa. Con lui la Lazio è un'altra cosa. La difesa è più sicura e i compagni di reparto sembrano addirittura più forti di un anno fa, vedi la crescita di Hoedt e la costanza di Basta. Se de Vrij torna quello del primo anno, la società, e di conseguenza Inzaghi, avrebbero riacquistato un grande calciatore, tanto che su di lui ci sono diverse attenzioni. Il Chelsea di Conte è stato il primo campanello d'allarme, ma altri top club, come il Barcellona, il Bayern e le due di Manchester lo seguono, tanto che la Lazio, appena avrà altre conferme dal campo, si siederà attorno ad un tavolo e gli proporrà il rinnovo di contratto. Il suo scade nel 2018 e per lui è pronto un adeguamento, dagli attuali 1,3 dovrebbe passare a 1,8 a salire fino al 2021. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero