Da Conti a Gagliardini, ecco i fratelli del Gallo Belotti

Da Conti a Gagliardini, ecco i fratelli del Gallo Belotti
Belotti e i suoi fratelli. Quasi tutti minori (per peso sulle spalle, il Gallo non ha rivali). Ma il concetto è quello lì: giovani leve, a voi. Nell’anno che...

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Belotti e i suoi fratelli. Quasi tutti minori (per peso sulle spalle, il Gallo non ha rivali). Ma il concetto è quello lì: giovani leve, a voi. Nell’anno che ci porta al Mondiale, l’Italia di serie A orienta l’occhio (anche) sulla linea verde. Sui baby boom che devono confermarsi: da Conti a Gagliardini. Su quelli che devono consacrarsi: dal Gallo a Bernardeschi. Su quelli, infine, da scoprire: da Cutrone a Meret. Dall’albero dell’Atalanta cadono tanti dei frutti più attesi della nuova serie A. Il Milan, per dire, oltre al 19enne regista Manuel Locatelli, quello di cui ancora ricordiamo i golassi, investe su Andrea Conti, 23enne di Lecco, affinché sgroppi in fascia (destra) come faceva per Gasperini. Dal canto suo, Gasperini chiede a un altro 23enne, Mattia Caldara, di ratificare – Juve permettendo – tutto il pedigree già sciorinato in mezzo alla difesa. Per non tacere, poi, di quel Roberto Gagliardini (toh… 23 anni, ex Dea) cui l’Inter affianca un maestro della mediana quale Borja Valero. E d’altronde, come ignorare quel Leonardo Spinazzola, 24 anni, che, terzino o ala secondo i gusti, è ancora a Bergamo, sì, ma, come Caldara, nelle mire di Madama?


FUGA PER LA GLORIA

Ritornello: coi giovani ci vuole calma (leggi anche Roma e il 21enne Lorenzo Pellegrini, fresco di ottima annata al Sassuolo). Ad alcuni, però, la nuova serie A metterà fretta. Su tutti, Andrea Belotti. Quando, da 23enne, segni 26 gol, tutti si acquattano dietro l’angolo successivo: sei davvero quel campione lì? Per il Torino non c’è dubbio, vedi la resistenza sul mercato. Allora Belotti è atteso da se stesso, dal Toro e soprattutto dal ct Ventura, che per il Mondiale lo vuole adulto, fatto finito e consacrato. Discorso che, alla lontana ma non troppo, può valere anche per Federico Bernardeschi: ieri la Fiorentina, 11 gol e 4 assist, oggi la Juventus e l’obbligo di farsi dare del lei dai difensori. E infine quelli che possono uscire dal guscio. Uno è Alex Meret, 20 anni, n.1 di scuola friulana, sponda Udinese: promosso con la Spal in A e lì trattenuto a forza. Un altro, Nicolò Barella, 20enne sardo, mediana Cagliari, uno che con palla al piede sa quasi sempre cosa fare. Che poi, è stata (anche) l’estate di Patrick Cutrone, 19enne comasco, ariete made in Milan: se lo vogliono in tante (Verona e Crotone su tutte) ci sarà un perché. Così come ci sarà un perché se sempre il Cagliari, ha fortemente voluto Filippo Romagna, 20enne toscano, centrale, piede destro, scuola Juve. E infine, Alessio Romagnoli, altro centrale, 22 anni: in teoria aveva già messo il muso fuori, poi il ko al menisco, sberla in via d’archiviazione e da cui adesso, sponda Milan, l’ex Samp e Roma può iniziare una seconda vita.
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Il Messaggero