La sconfitta col Bisceglie e la disperata situazione di classifica hanno convinto mister Maurizio Raggi a dimettersi dall’incarico di tecnico della Cynthia. «Purtroppo...
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Scossa che c’è stata solo parzialmente con sette punti nelle prime tre gare della gestione Raggi, poi seguiti dalla doppia sconfitta con Madrepietra e Bisceglie. «Alla Cynthia sono cresciuto come allenatore e non potevo dire di no – sono le prime parole di Rughetti al rientro in panchina – Poi mi ha molto colpito il segnale che la squadra ha voluto dare al club quando Raggi ha preso la sua decisione: i ragazzi hanno fortemente voluto il mio ritorno e questo è stato sicuramente importante per me».
La situazione rimane disperata perché, al di là dei tre punti che dividono la Cynthia dal terzultimo posto occupato dalla Madrepietra, c’è pure da considerare il sempre più ampio distacco, ben 14 punti, che in questo momento c’è dalla sest’ultima e che non dovrebbe superare le sette lunghezze per la disputa del play out. «Quanti punti servono? Non lo so, dobbiamo farne tanti ed è inutile fare tabelle ora: la classifica la rivedremo tra qualche settimana – dice Rughetti – Domenica inizieremo il nostro cammino dalla Vultur cercando di ottenere il massimo della posta in palio e provando a seguire i nostri concetti di gioco». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero