Icardi contestato dai tifosi dell'Inter. Ultras sotto casa del giocatore: minacce e il custode estrae pistola

Icardi contestato dai tifosi dell'Inter. Ultras sotto casa del giocatore: minacce e il custode estrae pistola
Le contestazioni dei tifosi dell'Inter nei confronti di Mauro Icardi sono proseguite anche dopo la partita con il Cagliari, quando un gruppo di ultras si è recato sotto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le contestazioni dei tifosi dell'Inter nei confronti di Mauro Icardi sono proseguite anche dopo la partita con il Cagliari, quando un gruppo di ultras si è recato sotto casa dell'attaccante nerazzurro. Cori insultanti e striscioni esposti da una trentina di tifosi. Secondo alcuni testimoni però Icardi e la sua famiglia erano già rientrati in casa.


«Noi ci siamo, quando arrivano i tuoi amici argentini ci avvisi o la fai da infame?», è il testo dello striscione esposto sotto casa. Lo striscione è un chiaro riferimento alle parole di Icardi riportate nella sua autobiografia in cui sfidava gli ultras con queste parole: «Sono pronto ad affrontarli ad uno. Forse non sanno che sono cresciuto in uno dei quartieri sudamericani con il più alto tasso di criminalità e di morti ammazzati per strada. Quanti sono cinquanta, cento, duecento? Va bene, registra il mio messaggio e faglielo sentire: porto cento criminali dall'Argentina che li ammazzano lì sul posto, poi vediamo». 

Ma il tutto non si sarebbe limitato solo all'esposizione dello striscione sopracitato. Secondo la testimonianza di Massimo Brambati, ex giocatore, procuratore e oggi opinionista per l'emittente 7Gold, sarebbe successo di più:
«Sono abituato a vedere entrare e uscire calciatori dal mio palazzo, vive lì anche Maurizio Ganz. Ho assistito alla scena: hanno aggredito la macchina di Icardi, erano in 40 di cui una decina fermi. Il peggio è stato scongiurato per l'intervento del portinaio del condominio, membro di una cooperativa di sicurezza, che si è presentato fuori dal condominio con una pistola in bella vista»

«Non è successo nulla al nostro rientro, siamo entrati in casa senza alcun problema». Wanda Nara, moglie e agente dell'attaccante dell'Inter, FcInter1908, conferma che non ci sarebbe stato nessun contatto tra gli ultras e il giocatore, poiché Icardi e la famiglia erano già rientrati in casa.





  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero