È tornata a sorridere, la Calabria del pallone. Il Crotone guidato da Ivan Juric ha conquistato la prima promozione in Serie A della propria storia, saltando l'ostacolo...
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NULLA DI CASUALE
È stato oculato il presidente Raffaele Vrenna a scegliere Ivan Juric, croato, classe 1975 e allievo di Gian Piero Gasperini. Dal tecnico piemontese Juric ha saputo estrarre un mare di accorgimenti e di concetti, imparando a privilegiare l'attacco alla difesa, il 3-4-3 al 4-4-2, la fluidità al catenaccio. Bravi, bravissimi i giocatori, va detto. A stupire è stato specie Ante Budimir, croato come Juric, e prodigioso nell'aver firmato più di 15 reti. E a meritare una citazione e un complimento sono inoltre gli ex romanisti Federico Ricci e Adrian Stoian, come pure capitan Claiton, Martella, Barberis, Capezzi e Aniello Salzano. Una grande squadra, trascinata dalle motivazioni e dalle convinzioni di un ottimo tecnico, e comunque toccata da una solidità psicologica non scontata. Contendere la vetta al Cagliari non è uno scherzo, e neppure in questa stagione il duello si è prestato alla morbidezza. Secondo i calcoli di Transfermarkt, oggi la rosa rossoblù vale 11,8 milioni di euro: accoglie sette stranieri e vanta un'età media di 25,2 anni. Con appena 60 mila euro di spese, nel mercato estivo Vrenna ha allestito l'intelaiatura della squadra, affidandosi a prestiti e parametri zero. Così lo stadio Ezio Scida si è riempito; anche se presto lo dovranno adeguare alle norme della Serie A. Ma è il tempo della festa, adesso. E, nelle luci della felicità, brillano gli occhi di De Giorgio, di Torromino e di Modesto, due attaccanti e un difensore: calabresi di nascita, orgogliosi di aver accompagnato la terra dei loro papà di nuovo in Serie A.
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Il Messaggero