Perché poi è facile prendersela con gli allenatori, con la società, con l'ambiente. I giocatori non c'entrano mai. Loro sono sempre al di sopra di...
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ZDENEK DIXIT
A Roma - si va dicendo - i calciatori fanno come vogliono, imbeccano gli allenatori sulle doppie sedute, sui giorni di riposo, sulla vita quotidiana. Le regole. Ne parlava Zeman, e vediamo che fine ha fatto («i giocatori erano tanti sul lettino, qualcuno sul raccordo..»), era un cavallo di battaglia di Spalletti («i comportamenti giusti») e lo ha ribadito qualche settimana fa Burdisso («a Roma manca la cultura del lavoro»). Al di là della forza dei piedi e del motore della testa, sarà mai possibile che chi capita a Trigoria si ritrovi a staccare la spina? Possibile che giocatori poco utilizzati finiscano la partita con i crampi, possibile che la stessa fine la faccia Nainggolan per aver saltato la prima di campionato dopo la sosta? E ritorniamo alla famosa doppia seduta di lavoro annullata a fine 2015: Norman addirittura avrebbe dato tutta quella giornata libera, perché la squadra era ben allenata. Ma la squadra è ferma, quindi due le cose: o si allena male, o si allena poco. Ecco, uno come Francesco Rocca non andrebbe bene, lo dice anche Zeman alla DS. «Lui è uno che fa lavorare molto i calciatori, non è adatto...». Chiara l'ironia, evidente il messaggio. Come questo: «La Roma, con Marquinhos e Romagnoli, aveva la coppia di centrali più forte in prospettiva, e se vuoi vincere li devi tenere»
FIGLI E FIGLIASTRI
Sembra di tornare all'epoca di Capello e dei sudamericani (e Cassano), ogni Natale era la stessa storia: chi arrivava due giorni dopo, chi tre, chi addirittura un giorno prima della partita. Nel 2004, la Roma perse uno scudetto - per stessa ammissione di Capello - per aver concesso qualcosa in più a un calciatore (Emerson) facendo infuriare tutti gli altri. Lo scorso anno è successa la stessa cosa con Garcia-Gervinho, con la Coppa d'Africa durata un'infinità e cominciata, per l'ivoriano, con una lunga rincorsa. Sono equilibri che una società dovrebbe essere capace di mantenere. Possibile che a Roma, per vincere qualcosa, serva un sergente di ferro? Uno con la frusta? Garcia ieri ha richiamato a rapporto la squadra, è stato duro e ha deciso: domani doppia seduta, stileFull metal Jacket. Calma: oggi, però, riposo per tutti. Ci risiamo. Ma Rudi, così pare, non ci sarà. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero